Stupri Roma, Raggi: più telecamere e controlli nei parchi

Oggi comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica presso la prefettura di Roma: migliorata l'illuminzione, forze dell'ordine a cavallo, centri antiviolenza nei municipi

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Il Comune di Roma corre ai ripari dopo i recenti stupri. Dunque, più punti luce, maggiori controllo, più videosorveglianza. Intanto prosegue la caccia al ventenne che ha stuprato una donna tedesca a villa Borghese. Negli ultimi mesi le violenze di genere sono aumentate del 6% nella Capitale.

“Il tavolo di oggi ha avuto la funzione di fare la ricognizione dell’esistente e metterlo a sistema. Forse non è stato ben comunicato finora, ma quel che abbiamo a disposizione è tanto. Il Piano Led serve per illuminare tutta la nostra città e si sta lavorando per riportare l’illuminazione nelle aree periferiche e nei Parchi, a partire da quello del IX Municipio inaugurato ieri. È prevista l’installazione di punti luce in altri parchi. Dal luglio di questo anno, poi Roma Capitale ha già individuato e stanziato mezzo milione di euro per la videosorveglianza e la sfida è l’integrazione dei diversi sistemi”. Lo ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, a termine della riunione di stamattina del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presso la prefettura di Roma.

Ogni forza e i privati hanno telecamere – ha aggiunto Raggi – e dobbiamo rendere tutte le sale interoperabili e andare a coprire con nuovi interventi le aree non coperte. In occasione dell’incontro abbiamo concordato un aumento di reparti a cavallo e di contrasto della criminalità grazie all’intervento del ministero degli Interni”.

Ci sarà poi un centro anti violenza in ogni municipio anche per combattere gli stupri. La sindaca Raggi infatti ha detto che “è stata raggiunta un’intesa con la Regione per rafforzare il presidio nei parchi di competenza regionale, per chiuderne alcuni e rafforzare il presidio sul territorio in modalità congiunta”.

Per la sindaca “stiamo riattivando il piano sociale cittadino e abbiamo previsto l’apertura di uno sportello del centro antiviolenza in ogni Municipio – ha aggiunto RAGGI – Tre sono stati già attivati, tre saranno attivati con i fondi del Pon Metro e gli altri seguiranno a breve. La Regione ha assorbito i centri antiviolenza attivati dalla ex Provincia e il nostro obiettivo è integrarli tutti”.

La scuola “è un ulteriore campo si intervento comune importante per le istituzioni intorno a questo tavolo – ha spiegato la sindaca – Dobbiamo partire sin dai nostri bambini per andare a costruire un sentimento di interesse collettivo sul contrasto delle violenze e tutti gli interventi, compresi quelli su bullismo e cyberbullismo vanno messi in rete al più presto per capire come stiamo avendo, capire quali scuole stanno lavorando e quali no e tutto questo per noi è terreno di azione comune”.

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