Scoppia la polemica per la decisione del Campidoglio di inserire sul Sistema unico di segnalazione comunale una sezione dedicata agli “assembramenti” vietati dai decreti per il contrasto alla diffusione del coronavirus. Per il centrosinistra romano si tratterebbe di una vera e propria caccia all’untore.
L’iniziativa è stata annunciata ieri sulla pagina Facebook di Roma Capitale. “Ci son assembramenti di persone – recita un post – che ritieni in contrasto con le regole dell’emergenza sanitaria? Puoi segnalarli direttamente all’autorità competente per la vigilanza, tramite il Sus (Sistema unico di segnalazione) attivo sul portale istituzionale di Roma Capitale. È semplice, segui le istruzioni”.
A seguire, un’infografica che spiega passo per passo come fare la segnalazione: ci si collega al portale di Roma Capitale, si clicca sul tasto “Segnala” e – dopo essersi identificati con Spid – si può selezionare la nuovissima sezione “Assembramenti” e procedere con la denuncia dei gruppi avvistati.
Subito sono arrivate le proteste del centrosinistra. “Apprendiamo, con sconcerto che il Campidoglio ha appena aperto la caccia all’untore”, ha scritto il Pd capitolino in una nota. “Per contrastare gli assembramenti e i comportamenti vietati ci sono le forze di polizia che da giorni stanno lavorando senza sosta proprio a tutela di tutti i cittadini. Non c’è bisogno della delazione pubblica, è una cosa pericolosa. Chiediamo che la campagna sia ritirata e che venga sospeso il servizio sul sito del comune di Roma”.