Il Tar del Lazio ha sospeso, almeno fino alla trattazione collegiale del ricorso, la nota con la quale il 6 aprile scorso la Direzione regionale salute della Regione Lazio, limitando il diritto di prescrizione dei farmaci dei medici di medicina generale, richiede l’accertamento di positivita’ all’infezione per la somministrazione delle molecole di idrossiclorochina, clorochina e altre contenute nel ricorso di alcuni medici.
La decisione e’ contenuta in un decreto monocratico a firma del presidente della terza sezione quater del tribunale amministrativo, con fissazione il 19 maggio prossimo dell’ udienza di trattazione collegiale della richiesta cautelare.
Accolte, quindi, le tesi di alcuni medici, ricorrenti con gli avvocati Erich Grimaldi e Valentina Piraino. Quindi tale decisione prevede la liberta’ di prescrivere, sottolineano i ricorrenti “senza necessita’ di attendere un tampone spesso tardivo e/o falso negativo, garantendo la tutela del diritto alla salute ed il principio d’uguaglianza tra i cittadini italiani”