Il Comune ha aggiornato al rialzo le tariffe 2019 per l“uso strumentale temporaneo di beni culturali e ad accesso libero”. La misura fa parte del bilancio previsionale 2019-2021 che dovrà essere approvato dall’Assemblea capitolina.
Lo scrive oggi il Corriere della Sera riportando l’elenco del tariffario (i cui aggiornamento era iniziato l’anno scorso) per prendere in affitto i luoghi più prestigiosi della Capitale.
Quindicimila euro per il Colosseo o piazza del Popolo; per Santa Maria in Trastevere, l’Isola Tiberina o il Giardino degli aranci invece servono 5mila euro. Quattromila per villa Borghese o per il laghetto di Villa Ada. Fino a 1.500 euro invece per l’affitto giornaliero di aree, piazze e strade meno note della Capitale ma che fanno parte del sito Unesco. La città è stata divisa in fasce di prezzo. Nel caso in cui l’affittuario organizzi una serata non gratuita, il Comune chiede anche il 5% sull’incasso dei biglietti.
L’aggiornamento delle tariffe si è visto necessario quando, a poco giorni dall’ingresso in Campidoglio della Raggi, era scoppiato il “caso” di piazza del Popolo affittata per il Coca-Coal Summer Festival a soli 500 euro. In quell’occasione erano venuti fuori altri casi di eventi sottopagati, come ad esempio un concerto di Bruce Springsteen al Circo Massimo preso in affitto per 3.500 euro.