Non si placa la querelle nel governo sulla Tav, con la Lega schierata per il Sì ed il M5s contrario all’opera. Matteo Salvini torna alla carica e chiede e Di Maio di spiegare “perché, numeri alla mano, è sconveniente usare treni veloci che ci collegano al resto del mondo risparmiando inquinamento e quattrini”.
Per il leader del M5S, Luigi Di Maio comunque “il governo non è in discussione. Deve andare avanti ma sulle cose su cui siamo d’accordo, tra le quali non c’è la Tav”.
E sulla Diciotti precisa che “nessuna decisione è stata presa”, mentre Salvini dice no ad uno “scambio” con il voto in Senato sull’autorizzazione a procedere. “E’ la vecchia politica”, ha commentayo.
Intanto, anche il presidente della Camera Roberto Fico dice la sua sul caso Diciotti. Commentando in tv a ‘Che tempo che fa’ la lettera scritta da Salvini al Corriere della Sera – nella quale chiedeva di non essere processato – Fico ha dichiarato che “semmai arrivasse una richiesta della magistratura nei miei confronti per qualsiasi questione, pregherei la Camera di mia appartenenza di dare l’autorizzazione senza se e senza ma”. Secca è arrivata la replica di Salvini: “Dice no a tutto. Chi blocca non serve”.
Infine, il vicepremier Di Maio ha ribadito l’obiettivo di tagliare gli stipendi ai conduttori televisivi: “E’ finita l’epoca in cui si può guadagnare nella tv di Stato 3-3,5 milioni all’anno”