Taxi di Roma in sciopero: scontro frontale con Virginia Raggi

Dalle 8 di martedì 26 novembre sciopero dei taxi e assemblea pubblica: ecco le ragioni

Si preannuncia una giornata nera per tutti i romani e turisti che avranno bisogno di un taxi. Domani mattina, infatti, è stato indetto dai tassisti romani uno sciopero che ha un obiettivo preciso: Virginia Raggi. “Consapevoli del disagio che tale iniziativa potrà arrecare all’utenza ed alla Città, nostro malgrado, ci troviamo, nostro malgrado, costretti ad intraprendere questa forma di protesta a causa dei reiterati rifiuti da parte della sindaca di Roma Capitale ad incontrare i rappresentanti di categoria ed alla negazione del protocollo di relazione sindacale” spiegano i tassisti di Legacoop, movimento italiano tassisti, Orsa taxi Lazio, Tras, Unica Filt Cgil, Uri, Uritaxi e Usb settore taxi.

Al centro dello scontro la possibilità di un aumento delle tariffe e l’eventualità di aumentare il numero di licenze, un tema che ha portato i tassisti romani alle barricate in diverse occasioni e con diverse amministrazioni. Da Walter Veltroni a Ignazio Marino.

Su come si concluderà la vicenda, ancora regna l’incertezza totale. E se, in una prima battuta, il Campidoglio aveva smentito un aumento delle tariffe, un post di oggi di Enrico Stefàno ha fatto chiarezza sull’orientamento dell’amministrazione Raggi sul tema-taxi. Si potrebbero introdurre, spiega Stefàno, “le doppie guide stagionali, un sistema sanzionatorio più snello e certo, l’obbligo del pos e del taxi web, le dimensioni minime del veicolo, l’accessibilità semplificata alle vetture sostitutive e 80 licenze inutilizzate messe al bando”. La contropartita sarebbe, per l’appunto, un aumento delle tariffe per tratte ben definite.

L’unica certezza, per il momento, è uno sciopero dei taxi che rischia di paralizzare ulteriormente la viabilità della Capitale.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014