“Serve un tavolo tecnico per garantire sicurezza agli edifici di Roma“. A parlare è Marco Matteoni, Presidente di Confartigianato Edilizia del Lazio e Vicepresidente di Confartigianato Roma. I controlli sui palazzi della Capitale, soprattutto quelli della pubblica amministrazione, sono continuati ieri per tutta la giornata. Alle abitazioni civili si sono registrati danni a San Lorenzo e Fidene, in quest’ultima località un ascensore è uscito dalle guide, mentre in altri casi si sono registrate crepe e distacchi di intonaco.
“Mi sembra che si stia sottovalutando il fatto che il terremoto sta coinvolgendo sempre più da vicino Roma. Non ricordo una sequenza così ravvicinate di scosse che si sia avvertita anche nella Capitale, e nella città ci sono edifici vecchi e male tenuti”, dice Matteoni, che appunto chiede che amministrazione comunale, organizzazioni di settore e professionisti si incontrino per capire che cosa fare.
“Serve una mappa della città, degli edifici e del sottosuolo – dice Matteoni – A quel punto si deve cominciare a intervenire sulle situazioni più critiche, ma ci vorranno anni. Sì dunque a un fascicolo di fabbricato, ma che sia uno strumento di prevenzione serio, realizzato secondo tutti i crismi”.
Le zone che risentono di più dei terremoti nella Capitale sono i quartieri lungo il fiume e nella parte est della città. E ieri sono proseguite le verifiche sugli edifici scolastici, disposte dal Campidoglio immediatamente dopo le forti scosse di terremoto di mercoledi mattina. A meno di sorprese oggi dovrebbero riaprire i pochi istituti che ieri sono rimasti chiusi.
“I controlli – si legge in una nota -, effettuati dai tecnici dei municipi, riguardano i nidi, le sezioni ponte, le scuole dell’infanzia di Roma Capitale e tutti gli edifici scolastici di proprietà capitolina. Sino alle 17 di ieri non risultavano pervenute, da parte degli Uffici Tecnici Municipali, segnalazioni particolari o richieste di interventi o di ulteriori sopralluoghi da parte della Commissione per la Verifica della Stabilita’ degli edifici Comunali”.