Terremoto, due forti scosse avvertite anche a Roma

Magnitudo 5.4 e 5.7 della scala Richter. Il terremoto si è sentito nelle Marche, in Abruzzo e in tutto il Lazio. La prima scossa è arrivata alle 10.25, la seconda alle 11.24. Evacuata la metropolitana a Roma

Ritorna l’incubo terremoto per il centro Italia. Questa mattina, alle 10.25, una forte scossa di terremoto – che secondo la stima del sito francese Emsc avrebbe avuto magnitudo del 5,4, a una profondità di di 10 km – ha fatto tremare le Marche, l’Abruzzo e il Lazio. A Roma si è sentita distintamente tremare la terra. Non si hanno ancora notizie di danni a cose o a persone, mentre l’epicentro è stato registrato a 28 km da Ascoli Piceno e a 36 dall’Aquila.

Tutte le stazioni dell’A24, l’autostrada che collega Roma, L’Aquila e Teramo, sono state chiuse per verificare la presenza di eventuali danni causati dalla scossa di terremoto appena verificata. Lo fa sapere la società Strada dei parchi.

“La scossa è stata di magnitudo 5.3, alle 10.25, ad una profondità di nove chilometri. Un valore che può creare problemi alle infrastrutture già compromesse. Non ci attendiamo grandissimi crolli. Si stanno facendo i punti specifici sulla parte meteo che già aggrava la zona. Una situazione complicata, stiamo ricevendo il ritorno dal territorio, il sisma è stato sentito chiaramente nella zona centrale, fino a Roma. Al termine delle verifiche potremo dire che se ci sono situazioni difficili. In quella zona sta nevicando da diverse ore e continuerà a nevicare per le prossime”. Lo ha detto a Sky Fabrizio Curcio, capo dipartimento della Protezione civile.

“Una scossa genera scosse di assestamento? Le scosse non sono mai terminate dal 24 agosto, abbiamo superato le 45mila, le persone che vivono in quelle zone lo vivono quotidianamente. I valori più importanti risvegliano questa sensibilità. Le persone sono altamente sensibili per il vissuto e poi perché’ adesso un 5.3 è un valore importante che si sente in maniera rilevante. Sappiamo che la parte sismica non è prevedibile e quindi ci si deve convivere. Esercito in Abruzzo? Siamo in contatto con le forze armate – aggiunge Curcio – , intervengono le regioni Lombardia, Trentino, Veneto regioni, siamo in contatto con Piemonte e altre regioni per migliorare la parte neve. Oggi c’è stata la scossa e le gestiremo entrambe”.

Decine di telefonate ai centralini ma al momento nessuna richiesta di soccorso dopo la scossa di terremoto. E’ quanto si apprende dai vigili del fuoco anche se le verifiche sono ancora in corso e sono rese ancora più complicate dalla neve. Un elicottero decollato da Pescara è in volo nella zona dell’epicentro.

Sono usciti dalle classi gli studenti in alcune scuole di Roma a seguito della scossa. In alcuni istituti sono andati in cortile. L’allerta è massima poiché il 30% degli edifici scolastici romani presenta problemi di staticità. Gli studenti di diverse scuole di Rieti sono stati fatti uscite precauzionalmente, come previsto dai piani di sicurezza, in seguito alla scossa di magnitudo 5.3 registrata alle 10.25 di questa mattina. Gli edifici scolastici sono stati così evacuati a seguito della scossa.

A Roma, dopo la scossa di terremoto avvertita distintamente anche nella capitale, tante le segnalazioni e richieste di informazioni giunte al numero unico di emergenza 112. La scossa è stata sentita principalmente ai piani alti di palazzi in vari quartieri della Capitale: da Tiburtina, a Monteverde, dalla Prenestina all’Eur e anche nel centro storico.

La seconda scossa è avvenuta alle 11.14, di magnitudo 5.7. In via precauzionale è stata evacuata la metropolitana di Roma. La ferrovia Regionale Roma-Viterbo, sia nella tratta urbana che quella extraurbana, è momentaneamente chiusa per verifiche tecniche dopo il sisma. Lo comunica Atac.

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