Più controlli lungo le strade, applicazione stringente delle norme in vigore, stretto raccordo con le Motorizzazioni civili, verifiche accurate sui soggetti ai quali le Amministrazioni affidano i servizi di trasporto pubblico. Dopo la scampata strage sul bus a San Donato Milanese, il Viminale chiede una stretta sugli accertamenti per la concessione delle patenti per la guida di veicoli “adibiti al trasporto di persone”. La Circolare, firmata dal capo di gabinetto del Viminale Matteo Piantedosi, è indirizzata ai prefetti, al capo della Polizia, a quello dei Carabinieri e al ministero delle Infrastrutture. L’episodio di Milano, scrive il ministero, “impone che siano adottate tutte le dovute cautele e, in particolare, che sia sempre verificato, con il massimo rigore, il possesso e la permanente validità di tutti i documenti abilitativi necessari” per la guida di mezzi adibiti al trasporto di persone.
Una stretta che va di pari passo con le parole che Matteo Salvini ha ripetuto fin da subito dopo l’arresto di Ousseynou Sy. “Perché una persona con precedenti penali guidava un pullman per il trasporto di ragazzini? Ho scritto a tutti i sindaci per controllare la fedina penale di chi ha in mano il trasporto dei nostri figli.
Chi lavora con il pubblico porti il certificato penale obbligatorio”. Ai prefetti si chiede dunque di sollecitare sindaci, dirigenti scolastici e ogni altra amministrazione pubblica affinché “ogni qualvolta vengano affidati all’esterno i servizi in questione, siano espletati puntuali accertamenti sui requisiti del personale preposto alla guida”. In particolare, è l’indicazione del Viminale, vanno mantenuti costanti rapporti con le Motorizzazioni, “in ragione delle specifiche competenze svolte con riferimento ai conducenti di veicoli stradali”; ed è “essenziale” la “scrupolosa applicazione” delle norme “in materia di accertamento e controllo dell’idoneità fisica e psico-attitudinale del personale addetto ai pubblici servizi di trasporto”, soprattutto quelle che impongono di sottoporre i dipendenti a “visite di revisione” nel caso sorgano dei dubbi sulle loro condizioni.
I prefetti devono inoltre valutare se è il caso di convocare delle riunioni delle Conferenze provinciali, allargate a tutte le amministrazioni interessate, per un continuo scambio di informazioni. Quanto alle forze di polizia, la Circolare chiede la “massima intensificazione” dei controlli “su strada nei confronti dei veicoli adibiti al trasporto di persone”, anche attraverso predisposizione di specifici “piani d’intervento” che prevedano il coinvolgimento della Polizia locale e che dovranno essere concordati nelle riunioni dei Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica