Prima i complimenti per l’aspetto fisico, poi gli abusi sessuali. Un 64enne di Gallicano nel Lazio, in provincia di Roma, è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari perché abusava sessualmente di una sua studentessa, una 15enne a lui affidata fin dalle elementari. Le violenze sulla ragazzina sono iniziate in classe, quando lei era solo una bambina e lui il suo educatore scolastico in un istituto di Tivoli. All’interno di quelle mura l’uomo aveva iniziato a rivolgere complimenti sull’aspetto fisico della ragazzina. Il comportamento è proseguito negli anni, anche quando la ragazza frequentava le scuole medie, fino a sfociare in abusi sessuali reiterati, anche attraverso videochiamate. Quella che oggi è una ragazza di 15 anni era stata affidata a B.C per motivi di istruzione, vigilanza ed educazione.
Determinanti nel far emergere gli abusi sono stati i genitori della giovane che hanno intercettato comportamenti insoliti nella ragazza e, una volta scoperti gli abusi, hanno denunciato l’accaduto ai poliziotti del commissariato Tiburtino. Nella valutazione degli elementi di indagine raccolti a carico dell’uomo, il Giudice per le indagini preliminari (Gip) ha ritenuto lineare e coerente il racconto della minore, scevro da “intenti di calunnia né di amplificazione delle condotte attribuito all’indagato”, si legge nel provvedimento restrittivo.
In seguito alle indagini le prove raccolte hanno consentito al pm della Procura di Tivoli di chiedere, e ottenere, dal Gip del tribunale locale l’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, lo scorso 23 agosto, necessaria a scongiurare il rischio di reiterazione del reato, non potendo escludersi “che l’indagato, proprio in virtù della sua attività lavorativa, abbia avvicinato o avvicinerà altri minori, al fine di instaurare con costoro medesimi rapporti illeciti”, si evince dalla lettura del provvedimento restrittivo.