Tra corse dei treni soppresse – ne sono state cancellate 250 fino al 29 settembre prossimo – e lo sciopero nazionale del trasporto pubblico, la giornata di domani si prospetta da incubo per i pendolari nel Lazio e a Roma. E anche per i 700 mila studenti che domani, in tutto il territorio regionale, tornano a scuola a tempo pieno.
I lavoratori del settore – afferenti ai sindacati Faisa Confail e Cobas Lavoro privato – incrociano le braccia in tutta Italia nell’ambito della protesta nazionale degli autoferrotranvieri per chiedere: un aumento di 300 euro dei salari, per far fronte alla perdita del potere d’acquisto delle famiglie; una riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali per garantire una maggiore sicurezza degli autisti e di conseguenza dell’utenza; un adeguamento delle tutele sulla sicurezza e salute; il blocco delle privatizzazioni e delle relative gare di appalto per contrastare il ribasso del costo del lavoro.
A Roma, la rete di metropolitane, bus e tram sarà assicurata soltanto nelle fasce di garanzia: da inizio del servizio fino alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00. Nella notte tra domenica e lunedì non è garantito il servizio notturno e nella serata di lunedì non saranno assicurate le corse della linea bus sostitutiva della Metro A.
Nelle ore dello sciopero, fuori dalla fascia di garanzia, nelle stazioni che resteranno eventualmente aperte, non sarà disponibile il servizio di scale mobili, ascensori e montascale, né quello delle biglietterie mentre resteranno aperti i parcheggi di scambio. Funzionerà regolarmente il servizio online delle biglietterie.
Stessi orari di sciopero per i lavoratori della rete dei bus e delle linee ferroviarie Metromare e Roma-Viterbo, che collegano la Capitale con la provincia e altri capoluoghi del Lazio. La circolazione è garantita da inizio servizio fino alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00; nelle altre fasce orarie sono possibili soppressioni e ritardi.