Non c’è pace per la linea dell’alta velocità Roma-Firenze. Dopo i ritardi di ieri mattina, per un problema tecnico agli impianti di circolazione all’altezza di Orvieto, da stamattina la circolazione è di nuovo rallentata per un guasto alla linea nei pressi di Arezzo.
Il gruppo Fs fa sapere che i treni dell’alta velocità “possono essere instradati sulla linea convenzionale tra Chiusi e Arezzo e registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 45 minuti”.
Ieri è stata un’altra giornata nera per la rete ferroviaria del nostro Paese. Alla stazione di Roma Termini ci sono stati numerosi ritardi e deviazioni di treni, dovuti all’ennesimo guasto tecnico, come avvenuto nei giorni scorsi a Milano. Secondo il Codacons, sugli 86 casi di interruzioni e ritardi di treni registrati nei primi 13 giorni dell’anno, ben 63 sono dovuti a problemi tecnici.
Da guasto tecnico a caos politico il passo è breve, e le opposizioni puntano il dito sul ministro dei Trasporti Matteo Salvini e sul governo Meloni.
“Aggiorniamo il governo, chiuso nelle sue stanze dorate, su quel che sta accadendo nel mondo reale: buio pesto per pendolari e viaggiatori anche a Roma Termini dove ci sarebbe un guasto della linea elettrica. Alcuni pendolari sono rimasti per minuti al buio dentro i treni, altri sono in fila davanti alla tabella dei ritardi aspettando notizie su tempi e sulle cancellazioni. Tutti i treni fermi e circolazione paralizzata: un altro disastro. Meloni non aveva due minuti da dedicare alle bollette, ce l’ha un minuto per questa emergenza? Quando ci proporranno soluzioni dignitose per un Paese civile? Sveglia!”, scrive sui social Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle.
“A Termini la circolazione è sospesa per accertamenti tecnici: questo è quanto campeggia sul sito di Trenitalia. E’ il completamento di una giornata indecente sul fronte del trasporto ferroviario, ormai definitivamente tracollato nel nostro paese. La stazione romana è diventata ormai un ‘hub dell’imprecazione’ per i passeggeri: Salvini comprenda che la sua avventura da ministro dei Trasporti è arrivata al capolinea. Game over, si dimetta. Forse è giunta l’ora che anche Meloni provi a metterci la faccia, perché le nostre stazioni stanno diventando lo zimbello d’Europa in tema di disagi causati a chi viaggia in treno. Nell’anno del Giubileo la situazione è fuori controllo, bisogna ormai salvare il salvabile”, commentano in una nota i parlamentari M5s delle commissioni Trasporti di Camera e Senato Antonino Iaria, Luciano Cantone, Roberto Traversi, Giorgio Fede, Gabriella Di Girolamo, Elena Sironi e Luigi Nave.
“Cosa fanno la presidente Meloni e il ministro Salvini per arginare il disastro che hanno creato sul trasporto pubblico? Con la loro gestione stanno paralizzando l’Italia, con effetti devastanti sulla vita quotidiana dei cittadini e danni incalcolabili all’economia e al turismo del Paese. Dopo una stagione estiva segnata da caos e disorganizzazione e un periodo natalizio caratterizzato da continui disservizi, la situazione rimane critica. Ogni giorno si registrano ritardi, mancanza di informazioni per i viaggiatori e rimborsi bloccati. Questo è un Paese che ogni giorno parte con un’ora di ritardo, non ce lo possiamo più permettere”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein.