Trento: ucciso l’orso M90, per la forestale “era pericoloso”

L'animale è stato identificato attraverso il radiocollare e le marche auricolari. ''Più volte aveva seguito intenzionalmente le persone"

È stato ucciso l’orso M90 perché ritenuto “pericoloso” dal corpo forestale Trentino. Lo comunica la Provincia autonoma di Trento. Ieri pomeriggio è stata data esecuzione al decreto firmato dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che prevedeva il prelievo dell’esemplare tramite abbattimento. Protestano gli ambientalisti, che manifesteranno sabato 10 febbraio a Trento.

”Una squadra del Corpo forestale trentino è entrata in azione in una zona di montagna della Bassa Val di Sole: l’animale è stato identificato mediante l’osservazione del radiocollare e delle marche auricolari. M90 era un animale pericoloso, secondo la scala di problematicità riportata nel Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacobace), alla luce della sua eccessiva confidenza e frequentazione di aree urbane e periurbane”.

”Più volte aveva seguito intenzionalmente le persone. Episodio culmine lo scorso 28 gennaio, quando aveva seguito una coppia di escursionisti per oltre mezzo chilometro lungo una strada forestale nel comune di Mezzana. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) aveva confermato la necessità di rimuovere l’orso M90 al più presto”.

Condanna unanime degli ambientalisti per la decisione della giunta Fugatti. La Lav, Lega anti -vivisezione, definisce l’abbattimento di M90 “una vera e propria esecuzione”. Sulla loro pagina Facebook scrivono: “Un orso di 3 anni che ha fatto appena in tempo ad affacciarsi alla vita. Oggi è il giorno del dolore, ma siamo già al lavoro per ottenere giustizia per M90 e tutti gli altri orsi trovati morti dopo le condanne di uccisione”.

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