Atterrerà tra poco all’aeroporto di Ciampino l’aereo “che sta riportando in Italia Franco Giorgi, ricercato dal 2016 per aver fatto da intermediario nella compravendita di ingenti quantitativi di armi e munizioni verso la Libia”. Lo annuncia il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in un posto su Facebook, sottolineando che Tripoli ha deciso l’espulsione verso l’Italia dopo che il nostro paese ne aveva chiesto l’estradizione.
“Un buon viatico – dice il Guardasigilli – per i prossimi negoziati con la Libia e un altro successo nella cooperazione giudiziaria”.
Le stesse indagini che avevano portato all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Giorgi, dice ancora Bonafede, “sono state svolte in concerto con l’autorità giudiziaria britannica, l’Onu e la Repubblica di Slovenia, in una proficua collaborazione internazionale. Questa è la dimostrazione di quanto sia importante il meticoloso lavoro che si svolge quotidianamente per assicurare alla giustizia latitanti e condannati che hanno pensato, sbagliando, di poterla fare franca oltrepassando i confini del Paese”. “Continuiamo a lavorare, col massimo riserbo che richiede questa attività, per riportare in Italia chi ha ancora un conto in sospeso con la giustizia” perché, “non mi stancherò mai di dirlo, – conclude il Guardasigilli – alla giustizia italiana non si sfugge”