Twitter dice sì a Elon Musk: il cda accetta offerta da 44 miliardi di dollari

Con l'accordo che dovrebbe chiudersi entro il 2022, Twitter si appresta a lasciare Wall Street e diventare un società privata interamente controllata dal patron di Tesla. I media statunitensi danno notizia di smarrimento e panico tra i dipendenti della società con l'uccellino che cinguetta

Elon Musk, serial entrepreneur, at TED2013: The Young, The Wise, The Undiscovered. Wednesday, February 27, 2013, Long Beach, CA. Photo: James Duncan Davidson

Twitter dice “sì” a Elon Musk. In un radicale voltafaccia il consiglio di amministrazione della società che cinguetta accetta l’offerta dal valore di 44 miliardi di dollari del patron di Tesla, in quello che è uno dei maggiore leverage buyout, acquisto anche attraverso il debito, di una società quotata.

Con l’accordo che dovrebbe chiudersi entro il 2022, Twitter si appresta a lasciare Wall Street e diventare un società privata interamente controllata dal miliardario visionario. Con l’acquisizione di Twitter l’uomo più ricco del mondo mette le mani su uno dei social più influenti promettendo di farne la piattaforma della libertà di parola per eccellenza.

I media statunitensi danno notizia di smarrimento e panico tra i dipendenti di Twitter, di cui è nota la cultura aziendale d’impronta progressista, alla notizia dell’acquisto della società da parte di Elon Musk.

Secondo il “New York Times”, i dipendenti di Twitter lamentano di essere stati “lasciati all’oscuro” dei passaggi che hanno portato alla vendita, e soprattutto di cosa il passaggio di proprietà potrà significare per il futuro di Twitter. Il quotidiano sottolinea come l’ostilità dei dipendenti di Twitter a Musk contrasti nettamente con la calorosa accoglienza che gli era stata riservata a una convention aziendale due anni fa: da allora, il fondatore di Tesla e Space X ha dato voce in più occasioni a opinioni o posizioni giudicate politicamente scorrette.

Secondo il quotidiano “California Globe”, i dipendenti temono tra le altre cose un trasferimento della sede di Twitter da San Francisco al Texas, un’eventualità che per il momento non è stata nemmeno menzionata ma che ricalcherebbe quanto già fatto da Musk con le altre aziende di sua proprietà. “Non abbiamo alcuna intenzione di trasferirci in un buco infernale come il Texas”, hanno dichiarato al quotidiano quattro dipendenti anonimi di Twitter, secondo cui da ieri i dipendenti della società sono “tutti completamente in ansia”. Ieri, 25 aprile, il governatore del Texas Greg Abbott ha sollecitato Musk a “portare Twitter nel Texas assieme a Tesla, SpaceX e the Boring Company”.

Twitter ha accettato l’offerta del miliardario Elon Musk per l’acquisto del 100 per cento compagnia, un affare da 44 miliardi di dollari complessivi. Lo riferisce il “Wall Street Journal”, ricordando come inizialmente molti dirigenti e azionisti della piattaforma social si fossero opposti all’offerta pubblica d’acquisto lanciata dal fondatore di Tesla e Space X, oggi considerato l’uomo più ricco del mondo. Le due parti hanno lavorato tutta la notte scorsa per trovare un’intesa. L’affare, se finalizzato, rappresenterà una delle più grandi acquisizioni della storia dell’economia digitale e potrebbe portare a importanti cambiamenti per gli utenti di uno dei social più usati al mondo. Nelle scorse ore Musk ha fatto sapere che intende potenziare la piattaforma come presidio della libertà d’espressione. “Spero – ha twittato – che anche i miei più acerrimi critici restino su Twitter”. Nelle scorse ore le azioni della compagnia hanno visto un rialzo del 5 per cento a Wall Street.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014