Uccise una trans, confermata condanna a 16 anni

nel parco del Ninfeo, nella zona Eur di Roma

Una violenta colluttazione nata dopo la scoperta che quella prostituta che aveva pagato per una prestazione sessuale in realtà era un trans e quindi le aveva chiesto indietro i soldi; di lì un’unica coltellata che oltrepassò cuore e polmone. È stato condannato a 16 anni di reclusione per l’accusa di omicidio volontario, Emanuele V., il romano di 37 anni, che nel novembre 2017 uccise la trans romena Laurentiu Ursaru, trovata senza vita nel parco del Ninfeo, nella zona Eur di Roma. La prima Corte d’assise d’appello ha oggi confermato per il giovane la condanna emessa nel dicembre scorso dal gup capitolino a conclusione del processo che si svolse col rito abbreviato. I fatti risalivano al 10 novembre 2017. Nel parco del Ninfeo fu trovato il cadavere di Ursaru, persona già conosciuta alle forze dell’ordine come soggetto dedito alla prostituzione. Era stato colpito a morte con un coltello che aveva oltrepassato cuore e polmone; vicino fu trovato un portafoglio appartenente a Veronesi, giovane di Ostia che all’epoca era detenuto agli arresti domiciliari.

Dalle indagini emerse che Veronesi si era liberato del braccialetto elettronico che indossava ed era scappato da casa. Il giovane fu individuato e fermato; disse che si era allontanato da casa e, dopo aver fatto alcuni giri, si era recato nella zona dell’Eur alla ricerca di una persona con la quale avere un rapporto sessuale (20 euro la cifra pattuita). Si accorse, però, che Ursaru non era donna, ma un uomo; di lì la richiesta di restituzione dei soldi. E al rifiuto, nacque una violenta colluttazione nel corso della quale comparve un coltello. Veronesi disse che il colpo nei confronti di Ursaru partì accidentalmente. Non è stato creduto né dal gup, né dai giudici d’appello che hanno confermato nei suo confronti la condanna a 16 anni di reclusione per le accuse di omicidio volontario, evasione, rapina e porto illegale di coltello.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014