Ucraina: a Fiumicino accolti 200 profughi

Assistenti sociali del Comune presteranno attività e supporto, due volte alla settimana, ai rifugiati ucraini - 143 adulti (circa il 90% donne) e bambini - accolti, su indicazione della Protezione civile regionale

Assistenti sociali del Comune presteranno attività e supporto, due volte alla settimana, agli oltre 200 rifugiati ucraini, di cui 143 adulti, circa il 90 per cento donne e bambini, accolti, su indicazione della Protezione civile regionale, in un albergo del territorio; ed ancora attività di gioco e laboratori per i più piccoli, inserimento di bambini in attività sportive locali come calcio e ginnastica ritmica, e trasporto locale gratuito per i profughi.

Sono tra le iniziative illustrate dal sindaco di Fiumicino Esterino Montino, in aula consiliare, nell’incontro tra l’amministrazione comunale ed una rappresentanza dei circa 350 cittadini della Comunità ucraina da tempo residente, che ha accolto già diversi connazionali sul territorio, ai quali il primo cittadino ha rivolto nei giorni scorsi, con una lettera, un appello.

L’obiettivo è quello di cercare interpreti, nelle scuole e non solo, mediatori culturali e volontari che vogliano contribuire all’ambientamento ed all’ accoglienza dei propri connazionali in fuga dalla guerra. In aula presenti anche l’assessore ai Trasporti ed alla Scuola, Paolo Calicchio, rappresentanti della Croce Rossa, di associazioni di volontariato, presidi di scuole, la direzione dell’albergo che ospita i profughi.

“È assolutamente necessario adottare interventi di sostegno ed integrazione che contribuiscano a risolvere problematiche e che i rifugiati, pur nel dramma e nelle difficoltà, vivano ora nella massima serenità possibile questa permanenza sul territorio – ha detto Montino – Inoltre finora sono già 12 i bambini ed i ragazzi inseriti nelle nostre scuole. Alcune famiglie si sposteranno ma, sappiamo già, altre famiglie e bambini arriveranno nella struttura alberghiera. Anche il Commissariato di polizia si è messo a disposizione per un sostegno”.

Dopo i primi interventi di sostegno, tramite la Croce Rossa – è emerso nell’incontro dalle testimonianze di alcuni mediatori – in albergo con vestiario, giochi per bambini, medicinali, ora le esigenze dei rifugiati stanno abbracciando richieste legate a come inserirsi ed integrarsi sul territorio e nel mondo del lavoro, a corsi di lingua, cancelleria e materiale scolastico, all’accesso ai documenti, all’ assistenza sanitaria ed ad internet, agli spostamenti, per cominciare ad essere più indipendenti.

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