Ucraina: in piazza del Campidoglio centinai di fazzoletti bianchi per dire no alla guerra – FOTOGALLERY

Musica, balli, cartelli, striscioni e bandiere: sono i Giovani per la pace, movimento giovanile della Comunità di Sant'Egidio che manifesta insieme agli studenti delle scuole medie inferiori delle scuole romane

La manifestazione degli studenti a piazza del Campidoglio

Centinaia di fazzoletti bianchi sventolano sotto il cielo in piazza del Campidoglio. Dopo le manifestazioni dei giorni scorsi a Roma, questa volta sono i più piccoli a farsi sentire.

Musica, balli, cartelli, striscioni e bandiere: sono i Giovani per la pace, movimento giovanile della Comunità di Sant’Egidio che manifesta insieme agli studenti delle scuole medie inferiori delle scuole romane. In un clima di festa, anche i più piccoli hanno voluto prendere una posizione contro le violenze della guerra in Ucraina. “Pensiamo che la pace vada condivisa con tutti e la guerra non è giusta. Tutti i ragazzi dovrebbero avere il diritto di incontrare i propri amici liberamente e di andare a scuola”, ha detto una studentessa di terza media. Altri hanno raccontato il terrore che ogni giorno provano quando arriva la tanto attesa chiamata dai parenti in Ucraina.

“Le immagini che stiamo guardando in questi giorni speravamo di non vederle più”, racconta un professore della scuola media “Mario loti” di Roma. “I ragazzi ci hanno chiesto più volte cosa stava accadendo, e improvvisamente le poesie o i brani di storia e letteratura letti in classe sono diventati attuali”, ha spiegato il professore. Alla manifestazione ha partecipato anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, manifestando tutta la vicinanza del Campidoglio per il gesto dei ragazzi. “Siamo tutti pervasi da un sentimento di grande dolore e sofferenza. Importante è che Roma e i giovani facciano sentire la loro voce e il grido di fratellanza. Non si ottiene mai nulla con la guerra”, ha detto Gualtieri.

La manifestazione si è conclusa con un flash mob dei ragazzi sulle scale del Campidoglio: “Sì alla pace, no alla guerra”. “Non perdiamo la speranza, non ci arrendiamo. Abbiamo riempito la piazza con la nostra voce. Si alla pace, no alla guerra” , ha concluso così l’incontro sul palco Alessandro, studente anche lui delle scuole medie.

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