“Mio marito si trova circondato vicino Kiev. L’ultima volta che lo ho sentito è stato 48 ore fa, mi ha mandato un messaggio per dirmi che sono vivi. Non hanno cibo né acqua, manca anche l’elettricità e il telefono. La situazione è tragica. Ci stiamo attivando per far arrivare la Croce Rossa per portare viveri, ma serve l’accordo con i russi”. È il racconto fatto all’Ansa da Vlada Shalutko, moglie di Andrea Cisternino, bloccato vicino Kiev nel suo rifugio di animali.
L’ambasciata italiana in Ucraina, attualmente con sede a Leopoli, segue da vicino e con attenzione la vicenda di Andrea Cisternino, bloccato vicino Kiev nel suo rifugio di animali. “Sappiamo della sua situazione e seguiamo il caso”, si spiega. Dall’ambasciata, allo stesso tempo, si fa notare come sia al momento difficilmente raggiungibile.
Il 12 febbraio scorso, si ricorda, la Farnesina ha diramato il primo invito agli italiani a lasciare temporaneamente l’Ucraina, visto l’aggravarsi delle condizioni di sicurezza. Sono 276 gli italiani ancora in Ucraina. “Stiamo seguendo tutti i casi nelle aree più colpite, la maggioranza di loro dichiara di voler restare. In una settimana siamo passati da 400 a 276 italiani”, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a ‘Che tempo che fa’.