Un raid aereo russo ha distrutto un ospedale a Mariupol con reparti maternita’ e pediatrici. Lo ha riferito su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, citato da Ukrinform, mostrando in un video le immagini dei detriti.
“Al momento, le truppe di occupazione russe hanno sganciato diverse bombe su un ospedale pediatrico. La distruzione e’ colossale. L’edificio dell’istituto sanitari, dove erano in cura dei bambini di recente, e’ completamente distrutto”, riferisce l’ufficio stampa del consiglio comunale di Mariupol.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e’ tornato a chiedere urgentemente alla comunita’ internazionale di imporre una no fly zone sui cieli dell’Ucraina. Diffondendo su Twitter il video dell’ospedale pediatrico di Mariupol distrutto da un raid russo, il presidente ucraino ha parlato di “atrocita’” con “persone e bambini sotto i rottami”. “Per quanto tempo il mondo sara’ complice nell’ignorare l’orrore ?”, si chiede Zelensky. “Chiudete il cielo subito. Fermate le uccisioni. Avete il potere ma sembra che stiate perdendo l’umanita’”, ha dichiarato il presidente ucraino.
Corridoi umanitari aperti, intanto, in Ucraina per tutto il giorno, con un accordo per il cessate il fuoco vigente dalle 9 alle 21 locali (ore 8-20 in Italia) e l’appello di Kiev a Mosca a rispettarlo. Ma si apre la prima crepa con il consiglio comunale di Bucha, appena a nord di Kiev, che accusa, come riporta la Cnn, le forze russe di aver bloccato l’evacuazione dei civili attraverso il corridoio concordato. C’e’ apprensione per la situazione della centrale nucleare di Chernobyl. L’interruzione di corrente alla centrale “causera’ a breve il blocco dei sistemi di raffreddamento dell’impianto di stoccaggio del combustibile nucleare, rendendo imminenti la fuoriuscita di radiazioni”, secondo il ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba che prevede: “Entro 48 ore potrebbero esserci perdite radioattive”.
Kuleba ha invitato la comunita’ internazionale a chiedere alla Russia di cessare il fuoco e consentire alle unita’ di riparare la rete elettrica che alimenta la centrale. L’Aiea ridimensiona pero’ l’sos: “Nessun impatto critico sulla sicurezza” dall’interruzione di corrente a Chernobyl, assicura l’agenzia internazionale secondo cui, considerando il tempo trascorso dall’incidente di Chernobyl del 1986, “il carico termico della vasca di stoccaggio del combustibile esaurito e il volume dell’acqua di raffreddamento sono sufficienti per garantire un’efficiente evacuazione del calore senza elettricita’”.
A Chernobyl “ci sono oltre 2.000 tonnellate di combustibile esaurito in quattro vasche di raffreddamento, ma ora sono sufficientemente raffreddate” e una fuga di radiazioni non dovrebbe essere al momento imminente, spiega l’analista internazionale di politica energetica e nucleare, Mycle Schneider.
La Russia vuole tenere colloqui con l’Ucraina “il prima possibile, dipende dalla volonta’ di Kiev”, dice il portavoce del Cremlino Peskov citato dalla Tass aggiungendo pero’ che le Repubbliche di Donetsk e Lugansk sono “Stati sovrani e indipendenti” e che Kiev dovrebbe riconoscerli come tali. Mosca accusa anche gli Usa di aver avviato “una guerra commerciale” contro di lei. E parla di “scenario pericoloso” se verra’ accettata l’offerta dei jet polacchi. La Cina dal canto suo accusa Usa e Nato di essere “responsabili della guerra” e critica la sospensione dell’import di gas negli Usa. Le societa’ cinesi che aiutano Mosca “potrebbero subire pesanti ripercussioni”, la replica statunitense.
Mariupol e’ “sotto il continuo attacco dei bombardamenti russi”. E’ l’allarme lanciato dal vicesindaco Sergiy Orlov, secondo quanto riporta il Guardian. Orlov ha parlato di 1170 persone uccise, 47 sepolte oggi in una fossa comune. “Continuano le evacuazioni dalla regione di Kiev. Piu’ di 18mila persone sono gia’ state salvate da Dymer, Vorzel e Irpin. Anche oggi faremo di tutto per garantire il funzionamento dei corridoi umanitari”. Cosi’ il presidente ucraino Zelensky nell’ultimo video diffuso su Telegram. Kiev puo’ resistere soltanto “una settimana” se le forze di Mosca la circonderanno. Cosi’ il sindaco della capitale ucraina, Vitalii Klitschko, in un’intervista alla Cnn, sottolineando che le risorse della citta’ possono bastare soltanto per sette giorni.
“Abbiamo bisogno dei jet ora, aiutateci”, e’ stato l’appello del primo cittadino che si riferiva all’eventualita’ che la Polonia invii dei Mig all’Ucraina. “In questo momento abbiamo la guerra a 10 chilometri dal centro della citta’, ed abbiamo dei soldati russi che stanno cercando di farsi strada all’interno dei quartieri: sono due settimane che girano attorno a Kiev, stanno tentando di fare pressione sui civili, sui cittadini, cercando di avvicinarsi ancora di piu’ al centro della citta’”. Un caccia intercettore russo Sukhoi Su-27 si e’ schiantato su un edificio residenziale nel quartiere di Osokorky, sulle rive del Dnipro a Kiev, dopo essere stato colpito dalle forze ucraine. Il pilota e’ riuscito ad azionare il sedile di espulsione prima dello schianto, ma e’ comunque morto.
Gli Usa invieranno due sistemi di difesa missilistici Patriot alla Polonia, sullo sfondo delle crescenti tensioni per la guerra russa in Ucraina che potrebbe minacciare i Paesi vicini. Lo ha reso noto il comando Usa in Europa. “Gli Stati membri stanno lavorando a un pacchetto di sanzioni che include circa cento persone, a diversi livelli del Governo e della nomenclatura russa, e che spero vengano approvate prima della chiusura di questa sessione plenaria”. Lo ha detto l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell intervenendo alla Plenaria del Parlamento europeo. Altri 160 nomi sono stati aggiunti alla black list Ue che prevede sanzioni contro chi si e’ reso responsabile o ha contribuito all’attacco contro l’Ucraina. Lo ha reso noto la Commissione Ue. Continua intanto il lavoro diplomatico, domani e dopodomani a Parigi si riunisce il Consiglio europeo informale. Oggi la vicepresidente Usa Kamala Harris e’ in Europa, visite in Polonia e Romania. Confermato per domani ad Antalya, in Turchia, il faccia a faccia tra Sergej Lavrov e Dmitry Kuleba, i ministri degli Esteri rispettivamente di Russia e Ucraina, ma le posizioni restano distanti. Lo stesso Kuleba si dice scettico e non ha “grandi aspettative”.
“All’8 marzo sono arrivati 21095 cittadini ucraini, oggi sono 23872 principalmente dalla frontiera italo-slovena, oltre il 90 per cento sono donne e bambini: ieri 10500 donne, oggi 12 mila, gli uomini erano 2mila ieri, oggi 2200, i bambini 8500 ieri e oggi 9700. Il flusso e’ certamente destinato ad aumentare”. Cosi’ il premier Mario Draghi al question time alla Camera.