A Santi Apostoli, per dire No la guerra in Ucraina, per sventolare la bandiera della Pace: sono migliaia, sicuramente più di 10mila, le persone presenti questa mattina a Santi Apostoli a Roma. La piazza ha osservato un minuto di silenzio per le vittime della guerra in Ucraina. Al termine del giro di orologio, un applauso.
Anche studentesse e studenti presenti alla grande mobilitazione per la pace di questa mattina a Roma: un corteo di migliaia di giovani che ha raggiunto piazza Santi Apostoli.
Tra mascherine dipinte con i colori dell’arcobaleno e cartelloni contro “i missili e i bombardamenti sui civili”, “le piazze sono strapiene dappertutto in Italia di cittadini che ripudiato la guerra”, ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini. “Da qui abbracciamo tutti quelli che nel mondo stanno manifestando contro la guerra e siamo vicini a coloro che sono stati arrestati in Russia. Finché non ci sarà il ritiro delle truppe dalla Ucraina noi non possiamo abbassare la testa è il momento della democrazia”, ha aggiunto.
Decine gli interventi sul palco allestito in fondo alla piazza. Tra questi una donna russa, obiettrice di coscienza: “La polizia ci ferma, i tribunali ci processano, solo perché diciamo no alla guerra, spero che il popolo della pace vincerà”, ha raccontato. Inevitabile il ricordo rivolto a Gino Strada, fondatore di Emergency, recentemente scomparso e che ha impiegato la sua vita a lottare contro le guerre. “Non possiamo accettare che la guerra torni a essere lo strumento per normare e regolare i rapporti tra le persone. Siamo contro la guerra senza se e senza ma”, ha sottolineato Landini.
Il segretario della Cgil, a nome anche di Cisl e Uil, ha chiesto “il ritiro immediato delle truppe” e ha ricordato “tutte le donne ucraine che nel nostro Paese si prendono cura dei nostri anziani e non hanno la possibilità di ricevere informazioni dalle loro famiglie in Ucraina”. La manifestazione iniziata alle 10:30 è terminata alle 12:00 sulle note di Give Peace e chance dei Beatles. “Se questa guerra non finisce oggi continueremo a mobilitarci nelle piazze e nei luoghi di lavoro”, ha detto un manifestante lasciando la piazza.
“Siamo qui contro l’aggressione di Putin che va condannata senza mezzi termini. Per la pace”. Lo dice Nicola Fratoianni, segretario di SI’, arrivando alla manifestazione ‘Contro la Guerra, per una Europa di Pace’, in piazza Santi Apostoli a Roma. “Si fermi una politica costruita su blocchi che si contrappongono e che alimentano solo un’instabilita’ che poi porta alla guerra. Guerra che, come sappiamo, ha una prima vittima: i civili. Quindi si lavori per il cessate il fuoco. Poi si metta al centro una politica di pace per il mondo”, ha proseguito il segretario di SI. “Sanzioni? Bisogna mettere in campo ogni strumento non militare perche’ se qualcuno pensa di rispondere alle bombe con le bombe vuol dire avviare il mondo verso una tragedia incalcolabile – ha sottolineato Fratoianni -. Bisogna utilizzare ogni strumento sapendo che anche quelli economici devono essere misurati, non tanto verso i nostri interessi. Non e’ questione di calcolo – ha aggiunto – spesso le sanzioni, che magari rivolgiamo agli oligarchi, che tengono i soldi al sicuro da qualche parte, colpiscono invece le popolazioni civili. Anche su questo dobbiamo fare un ragionamento intelligente. Ora apriamo una trattativa per il cessate il fuoco.