Dopo un’altra notte di bombardamenti, cresce la paura a Kiev: la capitale ucraina e’ di fatto cinta d’assedio e la Russia si fa sempre piu’ aggressiva sia nei fatti (nella prima mattinata sono suonate a lungo le sirene anche a Leopoli, citta’ dell’ovest finora ai margini della guerra) sia con le parole. Il governo di Mosca ha detto che l’occidente ha dichiarato una guerra economica alla Russia, che e’ pronta una lista di sanzioni e minaccia ritorsioni se Svezia e Finlandia dovessero aderire alla Nato. Sul terreno, pero’, l’attenzione e’ concentrata sulla capitale.
Nella notte i sobborghi di Kiev hanno subito vari e pesanti bombardamenti. Una base aerea che si trova nei pressi di Vasylkiv, a una trentina di chilometri da Kiev, e’ stata distrutta dagli attacchi missilistici russi. Secondo quando denuncia la sindaca del paese, il raid avrebbe distrutto anche un deposito di munizioni. Ma quello che adesso maggiormente si teme e’ un attacco via terra. Il governo britannico segnala, attraverso il suo servizio di intelligence, che il convoglio dei carri armati russi prosegue la sua avanzata e si trova a non piu’ di 25 chilometri dal centro di Kiev.
Il convoglio non viaggia piu’ incolonnato, ma si e’ sparso nei dintorni: una mossa che potrebbe essere il preludio a un tentativo di accerchiare la citta’, ma potrebbe anche essere spiegato, sempre secondo l’analisi dei servizi segreti di sua Maesta’, con un tentativo di ridurre la vulnerabilita’ di fronte ai contrattacchi ucraini che hanno provocato numerose perdite nelle forze russe. Sviatoslav Yurah, il piu’ giovane parlamentare ucraino, ex consigliere di Zelensky e ora nei volontari di difesa, intervistato dalla Bbc ha addirittura evocato la battaglia di Stalingrado, l’evento piu’ sanguinoso della seconda guerra mondiale. “Nessuno intende arrendersi ve lo posso garantire – ha detto – Kiev e’ una citta’ enorme e se i russi cercano di entrare dovranno fare piu’ di una battaglia”. Un altro fronte caldo della guerra e’ quello di Mariupol. La citta’ dell’Ucraina sudorientale che si affaccia sul Mar d’Azov, non lontano dal confine russo, e’ cinta d’assedio.
Il ministero degli Esteri ucraino riferisce che e’ stata bombardata una moschea dove si trovavano circa 80 civili. Oggi dovrebbero essere attivati dei corridoi umanitari per permettere alla popolazione di allontanarsi. “Spero che tutti i corridoi pianificati siano aperti – ha detto la vice di Zelensky Iryna Vereshcuk – e che la Russia rispetti i suoi impegni a garantire il regime del cessate il fuoco”. Gli ucraini accusano Mosca di aver danneggiato un ospedale oncologico ed edifici residenziali a Mykolaiv, mentre a Dnipro, nella prima mattina, secondo il sindaco della citta’ i sistemi di difesa aerea avrebbero respinto un attacco.
La guerra si combatte anche con le sanzioni, con le quali l’occidente spera di far capitolare la Russia. “L’Occidente ha apertamente dichiarato guerra economica alla Russia”, ha detto il viceministro degli esteri di Mosca Sergey Ryabkov secondo quanto riporta l’agenzia russa Interfax. Il governo russo avrebbe pronta una lista di proprie sanzioni da infliggere per combattere anche su questo fronte.