Uomini tra 31-46 anni, ecco i primi 5 volontari del vaccino

Hanno superato esami idoneità, i test su loro a fine agosto

Uomini tra i 31 e i 46 anni, alcuni professionisti. Sono i primi 5 volontari che si sottoporrano al test del vaccino tutto made in Italy allo Spallanzani. Secondo quanto si e’ appreso i 5 hanno superato le visite preliminari iniziate due giorni fa e sono risultati idonei a testare il vaccino nato grazie a un protocollo siglato a marzo tra il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il ministro della Salute, Roberto Speranza, il ministro dell’Universita’ e della Ricerca scientifica, Gaetano Manfredi, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’IRCCS Lazio, Alessio D’Amato. Un fiume di persone che abbraccia piu’ generazioni e comprende anche diversi medici che si sono resi disponibili a testarlo in prima persona. Il primo gruppo di 5 volontari selezionati verra’ vaccinato tra il 24 e il 26 agosto. Poi, se non si osserveranno eventi avversi significativi, si passera’ ai successivi, che riceveranno una dose piu’ alta, tra il 7 e il 9 settembre.

In tutto i volontari che testeranno saranno 90. Due giorni fa nell’istituto per le malattie infettive della Capitale, eccellenza nella lotta al Covid-19, sono partire le visite mediche a cura di equipe cliniche appositamente formate per selezionare gli idonei. I test di screening – hanno spiegato dallo Spallanzani – saranno effettuati per tutto il corso dello studio e serviranno a selezionare le persone idonee per testare la sicurezza del vaccino in questa fase precoce di sperimentazione (Fase I).

I volontari sono suddivisi in due gruppi per eta’: dai 18 e i 55 anni, e dai 65 agli 85 anni. Ciascun gruppo sara’ suddiviso in tre sottogruppi a cui verra’ somministrato un diverso dosaggio di vaccino.

Tra i volontari si contano anche molti medici, protagonisti negli ultimi mesi della dura lotta contro il virus. Il vaccino che sara’ sperimentato allo Spallanzani e’ interamente italiano ed e’ nato grazie a un protocollo siglato a marzo tra il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il ministro della Salute, Roberto Speranza, il ministro dell’Universita’ e della Ricerca scientifica, Gaetano Manfredi, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’IRCCS . Per la realizzazione di questo obiettivo sono stanziati 8 milioni di euro, 5 milioni a carico della Regione Lazio, trasferiti allo Spallanzani, e 3 milioni a carico del Ministero dell’Universita’ e della Ricerca scientifica. Il vaccino e’ realizzato, prodotto e brevettato dalla societa’ biotecnologica italiana ReiThera di Castel Romano. Lo Spallanzani aggiornera’ l’opinione pubblica sull’andamento dello studio con un punto stampa settimanale.

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