Vaccini: attacchi hacker a Irbm, Pm Roma avvia indagine

Si tratta della azienda che sta collaborando con l'università di Oxford al vaccino commercializzato da AstraZeneca già approvato in Gb

I pm di Roma hanno avviato un indagine dopo una denuncia presentata in relazione ad alcuni attacchi hacker subiti nelle ultime settimane dalla Irbm di Pomezia. Si tratta della azienda che sta collaborando con l’universita’ di Oxford al vaccino per il Covid e che verra’ commercializzato da AstraZeneca.

Il procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Angelatonio Racanelli, e’ stato aperto per il reato di accesso abusivo al sistema informatico.

Le indagini sono state delegate al Cnaipic, Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche, della Polizia Postale.

Intanto l’Agenzia britannica di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari (Mhra) ha dato il via libera al vaccino Oxford-AstraZeneca. La Gran Bretagna e’ il primo Paese che approva l’uso di questo vaccino in un momento in cui e’ duramente colpita dalla pandemia. Proprio ieri l’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha fatto sapere che molto probabilmente non sara’ in grado di approvare il farmaco a gennaio. Il vice direttore esecutivo di Ema, Noel Wathion ha spiegato che l’agenzia europea del farmaco non ha ancora ricevuto la domanda di approvazione ma ha ricevuto solo alcune informazioni sul vaccino. Una doccia fredda per l’Italia e per l’Europa, che ha chiesto ad AstraZeneca piu’ del 20% delle dosi acquistate o opzionate, 400 milioni su 1.950.

La Gran Bretagna ha dato invece il via libera al vaccino – interamente prodotto in casa, fiore all’occhiello della ricerca scientifica e tecnologia nazionale, e si prepara all’inizio della campagna di vaccinazione, fissato per il 4 gennaio. “Notizia fantastica”, ha commentato il premier Boris Johnson. Il via libera, scrive la Bbc, segna un importante punto di svolta e portera’ a una massiccia espansione della campagna di immunizzazione: il Regno Unito ha ordinato 100 milioni di dosi, sufficienti per vaccinare 50 milioni di persone. L’approvazione da parte del regolatore dei medicinali, sottolinea l’emittente britannica, significa che il vaccino e’ sia sicuro che efficace. L’8 dicembre in gran Bretagna sono iniziate le vaccinazioni con l’uso del’immunizzante Pfizer/BioNTech, in pieno allarme per la seconda ondata di coronavirus, nel Regno Inuto ‘gonfiata’ dai contagi causati dalla nuova variante del virus, che stanno mettendo a dura prova il sistema sanitario nazionale.

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