A mezzanotte nel Lazio sono partite le prenotazioni del vaccino anti Covid per la seconda fascia d’eta’ dei docenti e del personale scolastico dai 56 ai 65 anni. Lo ricorda in un post su Facebook il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Docenti e personale di scuola e universita’ riceveranno il vaccino AstraZeneca.
Sono state effettuate circa 2.000 prenotazioni ogni ora, dal 18 febbraio hanno prenotato per ricevere il vaccino anti Covid 50 mila lavoratori della scuola e in totale sono 330 mila appuntamenti gestiti dalla Sanita’ del Lazio con over 80 e forze dell’ordine.
“Avanti con la campagna per le vaccinazioni. Ora e’ necessario aumentare le dosi portando la produzione nelle industrie italiane. Il grande distretto farmaceutico del Lazio e’ pronto, come chiediamo da giorni deve essere una priorita’ nazionale”, ha aggiunto il governatore del Lazio.
Intanto il primo presidio vaccinale anti-Covid della Difesa, costituito nella cittadella militare della Cecchignola, e’ operativo. Da ieri e’ iniziata la vaccinazione a favore dei militari di tutte le Forze armate in servizio a Roma e nel Lazio. Lo riferisce oggi un comunicato stampa del ministero della Difesa. L’installazione, presentata al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, giovedi’ scorso, 18 febbraio, consentira’ di somministrare fino a 2.500 vaccini al giorno attraverso 32 postazioni dove opereranno 40 medici e 70 infermieri di tutte le Forze armate e dell’Azienda sanitaria locale. In questa prima fase sara’ vaccinato prioritariamente il personale militare impiegato nella gestione della pandemia e del comparto sanitario della Difesa, secondo il piano predisposto dal Comando operativo di vertice interforze. Successivamente, con il supporto delle Autorita’ sanitarie della Regione Lazio che interverranno con proprio personale, sara’ aperto anche alla cittadinanza. La struttura comprende anche soluzioni per le persone con disabilita’ o con mobilita’ ridotta che avranno spazi e corsie dedicate. La struttura lavorera’ in stretta collaborazione con la Asl Roma 2 e l’Istituto nazionale per le malattie Infettive “L. Spallanzani”, secondo i criteri stabiliti dal ministero della Salute, contribuendo cosi’ a completare il piano sanitario regionale.