Prendono il via domani mercoledi’ 10 marzo le vaccinazioni presso il Policlinico di Tor Vergata, tra i primi in Italia, rivolte agli autistici gravi e i loro caregiver. “Un primo passo concreto di risposta all’appello lanciato dalle maggiori associazioni che difendono i diritti delle famiglie con persone disabili a carico”, spiega l’assessore alla Sanita’ del Lazio Alessio D’Amato che sara’ presente con il Direttore generale del Policlinico di Tor Vergata, Giuseppe Quintavalle.
Il Policlinico di Tor Vergata si propone come apripista per le vaccinazioni dei Pazienti con Disturbo dello Spettro Autistico, in termini tecnici i pazienti di livello 3, specificato dal neuropsichiatra del servizio pubblico. La U.O.S.D. di Neuropsichiatria Infantile diretta dal Prof. Luigi Mazzone del D.A.I. Benessere della Salute Mentale e Neurologica, Dentale e degli Organi Sensoriali della Fondazione Policlinico Tor Vergata diretta dal prof. Alberto Siracusano, da domani offrira’ un percorso di vaccinazione anti Covid-19 ideato specificatamente per le esigenze delle persone affette da disabilita’ psichiatriche e neurologiche e le loro famiglie.
“Un segnale di attenzione importante, e’ bene iniziare dai pazienti piu’ gravi, poi con l’arrivo delle altre dosi verra’ esteso a tutti. Le famiglie verranno accolte da un’equipe multidisciplinare – ha commentato l’Assessore D’Amato – costituita da medici specialisti in neuropsichiatria infantile e psicologhe esperte in tecniche comportamentali, che assisteranno il paziente durante l’intero percorso di vaccinazione, dall’iniziale fase di adattamento all’ambiente, l’inoculazione del vaccino, fino all’osservazione post somministrazione”.
“L’intero percorso – conclude il Dg Quintavalle – si svolgera’ in una stanza appositamente predisposta per pazienti con disabilita’. In particolare, al fine di favorire una sensazione di rilassamento e adattamento ambientale, l’illuminazione della stanza potra’ essere regolata nella sua intensita’ e nel colore, in associazione a un sottofondo musicale, al fine di stimolare il canale visivo e uditivo durante l’intera procedura. Dopo un primo momento di accoglienza, il paziente sara’ preparato dal personale sanitario alla procedura di inoculazione attraverso l’utilizzo di strumenti visivi sotto forma di task analysis, in cui saranno illustrate attraverso le immagini le singole fasi della procedura. Durante la fase di inoculazione del vaccino il paziente sara’ assistito dalla figura dello psicologo che predisporra’ dei distrattori (audio/video/bolle di sapone/plastilina) per abbassare il livello di ansia e favorire la collaborazione. Sara’ inoltre previsto l’utilizzo di un rinforzo di natura sociale o materiale a seconda delle esigenze della persona”. Al termine della vaccinazione sara’ richiesto al paziente e al caregiver di attendere 15 minuti all’interno della stanza al fine di osservare la comparsa di eventuali effetti collaterali e favorire la riduzione dello stato di tensione conseguente all’inoculazione tramite tecniche comportamentali specifiche.