“Per l’esavalente siamo sopra il 95% dei bimbi vaccinati, quindi la soglia fatidica che permette l’immunita’ di gregge e’ stata raggiunta. E per il morbillo abbiamo avuto una crescita di circa il 6%, quindi anche in questo caso ci avviciniamo a quella soglia”. Lo ha detto Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Is. E il Lazio è in linea con i numeri a livello nazionale per quanto riguarda la copertura dei vaccini.
Per Rezza, i numeri dimostrano che “le vaccinazioni sono aumentate e questo era l’obiettivo del decreto, non punire i genitori inadempienti. Perche’ i vaccini sono innanzitutto un diritto”.
Secondo il pentastellato alla Regione Lazio Barillari tre bimbi, in tutta la regione, sarebbero stati respinti perché non in regola. Una ventina i casi definiti “critici”.
Dalla Società di Pediatria ci dicono che ancora è presto per sapere se ci sono stati casi di bambini non vaccinati e che sono stati rispediti a casa. Anche dall’ufficio scolastico ci dicono che in queste ore i presidi, di elementari, medie e superiori, stanno cercando di capire come applicare la normativa, ma comunque non si potrà evitare di segnalare i casi alle Asl. Tra l’altro, nidi e materne, per i quali la normativa prevede l’allontanamento, sono gestiti dal Comune. E la Raggi, a suo tempo, aveva stabilito che non avrebbe allontanato i non vaccinati.
“Chiediamo cautela e il supremo interesse alla salute del minore. Si rischia una caccia all’untore verso i bambini non vaccinati che e’ inaccettabile. Le privacy sanitarie a carico di minori vengono disattese con provvedimenti di espulsione che diventano necessariamente pubblici a danno dei minori”, è quanto dichiara Antonio Affinita, direttore generale del Moige, Movimento Italiano Genitori.