Vaccini: Zingaretti, ci sarà portale per scegliere farmacia

Ieri firmato l'accordo con le regioni. Ai farmacisti 6 euro per ogni vaccinazione

(immagine di repertorio)

“Non c’è rischio di caos, bisogna organizzarsi. Ci sarà un portale per scegliere la farmacia e i medici di medicina generale si muoveranno su proprie liste. L’importante è chiarire al cittadino dove e come entrare nel percorso vaccinale”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ospite di Mattino 5. “Per ora non ci sono stati grandi problemi – ha aggiunto -. Certo, quando c’è a mezzanotte il click day, spesso accade i primi quaranta minuti il computer fatichi. Quando la rete sarà più grande secondo me i problemi diminuiranno non aumenteranno. Dateci i vaccini e vedrete che i problemi si risolvono. Nessun caos. Lo dico alle aziende farmaceutiche soprattutto”.

Farmacie dovranno avere spazi adeguati

L’Accordo quadro tra governo, regioni-ppaa, Federfarma e Assofarm per la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini anti SarsCov2 prevede anche le caratteristiche dei locali con precise indicazioni. Per farmacie fino a quaranta metri quadrati, si prevede l’ingresso di una persona alla volta da sottoporre a vaccinazione, oltre a un massimo di due operatori. Per dimensioni superiori a quaranta metri quadrati, si prevede un accesso regolamentato differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita. Nelle farmacie devono essere presenti soluzioni per l’igiene delle mani e indicazioni per il distanziamento fisico. È previsto anche il requisito della adeguatezza nei locali della farmacia delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti e il mantenimento di adeguati livelli di filtrazione degli impianti di areazione. Nell’accordo si indica l’esecuzione del vaccino in “ambiente dedicato o separato dal locale di vendita o, in alternativa, a Farmacia chiusa o con altre modalità che garantiscono la riservatezza e la sicurezza necessarie”.

Ai farmacisti remunerazione 6 euro per ogni vaccinazione

L’accordo quadro firmato ieri dalle parti prevede, inoltre, che la quarantena precauzionale per i soggetti che sono venuti a contatto con casi conclamati di COVID-19 e la derivante sospensione del servizio o chiusura precauzionale dell’esercizio, “non si applica alle farmacie ove sono stati eseguiti i vaccini nei confronti di soggetti poi risultati positivi al COVID-19”.

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