Venezia, arriva la tassa di sbarco: da 2,5 a 10 euro al giorno

Lo consente una norma della legge di Bilancio. Il sindaco: "Studieremo un regolamento equilibrato per tutelare chi vive, studia e lavora nel territorio"

In arrivo una tassa di ingresso per Venezia. Lo consentirebbe una norma della legge di Bilancio approvata in via definitiva ieri, che permetterebbe al sindaco della città lagunare di far pagare un “contribuito di sbarco”  a chi raggiunge “con qualunque vettore la città antica”. Riguarderà solo i turisti giornalieri e sarà alternativa all’attuale imposta di soggiorno.

Il Comune di Venezia – dice l’art. 1 – è autorizzato “ad adottare nelle proprie politiche di bilancio, in alternativa all’imposta di soggiorno, l’applicazione del contributo di sbarco previsto per le isole minori (tra 2,5 e 5 euro). Inoltre l’importo massimo consentito per entrambe tali misure è elevato a 10 euro”.

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha già fatto sapere che il comune approverà un regolamento per renderla effettiva. “Ci aiuterà a gestire meglio la città, a tenerla pulita, a offrire servizi d’avanguardia agli ospiti e a far vivere i veneziani più decorosamente”, ha dichiarato, precisando in un tweet che il comune studierà “un regolamento equilibrato per tutelare chi vive, studia e lavora” in città.

 

Favorevole alla norma anche il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, secondo cui: “le nostre città sono musei: come accade nei musei, è giusto pagare il biglietto d’ingresso”. E ha auspicato che si applicata anche in  altri “centri che soffrono di sovraffollamento”.

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