Vicariato di Roma, poco più di 100 lettere per il “referendum”

Il sondaggio voluto dal Papa per il successore del cardinale Vallini non ha avuto un'adesione massiccia. Mons. Fisichella sempre tra i "papabili", ma Francesco potrebbe scegliere anche un parroco di periferia

diocesi di Roma, vicariato
Laterano, il Vicariato di Roma

Non c’è stata una risposta massiccia alla richiesta del Papa di far arrivare indicazioni in Vicariato sulle caratteriste del successore del cardinale Agostino Vallini. Nostre fonti affermano che sono pervenute un centinaio di lettere, o poco più, inviate da sacerdoti e laici.

Francesco nell’incontro con i parroci prefetti al Laterano un mese fa aveva lanciato una sorta di consultazione, nell’ottica di una Chiesa che nasce dal basso e che si radica in basso. Ora le lettere sono a Santa Marta in Vaticano e saranno uno spunto per dare modo a Francesco di scegliere il suo Vicario.

L’iniziativa non sarebbe stata molto pubblicizzata nelle parrocchie e questo non avrebbe favorito un successo massiccio della consultazione. Inoltre, la richiesta del Papa è apparsa inusuale e dunque in molti hanno preferito non esprimersi, lasciando l’onore a Bergoglio di scegliere il successore di Vallini, che oramai ha superato l’età pensionabile.

Ma quale è la figura a cui pensa il Papa per il Vicariato al Laterano? Un pastore, che però conosca bene la sua diocesi, che sappia coinvolgere. Non è facile trovare una persona di questo tipo a Roma. Ecco perché Francesco potrebbe optare per una soluzione di compromesso. Monsignor Rino Fisichella ha coordinato gli eventi per conto del Vaticano, da anni frequenta le parrocchie romane, e durante il Giubileo ha organizzato i Venerdì della Misericordia, iniziativa che è stata molto apprezzata dal Papa.

Gode di una certa stima anche il vescovo di Rieti mons. Domenico Pompili. Per tre volte Francesco ha visitato la sua diocesi, e a battezzato i bambini nati ad Amatrice dopo il terremoto. Nei mesi scorsi per il Vicariato si era parlato anche di mons. Nunzio Galantino e di mons. Angelo Becciu.

A meno che Bergoglio non decida di pescare di qualcuno tra i vescovi di settore, e in questo caso la scelta potrebbe cadere su mons. De Donatis, oppure su parroco che magari arriva dalla periferia.

 

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