I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno condotto un’operazione di successo mercoledì scorso, culminata con l’arresto di due uomini italiani di 38 anni, già noti alle forze dell’ordine. L’azione, volta a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, ha portato al rinvenimento di un vero e proprio laboratorio di produzione di droga e ad altre gravi accuse, tra cui falsificazione di monete, detenzione illegale di armi e ricettazione.
I Carabinieri hanno notato i due sospetti individui mercoledì pomeriggio in via Monitola, trasportanti due voluminose scatole. Il controllo successivo ha rivelato il contenuto: 2,3 kg di cocaina e banconote false. Tale scoperta ha spinto i militari a estendere la perquisizione all’abitazione di uno dei due uomini, rivelando un vero e proprio laboratorio per la produzione di sostanze stupefacenti, completo di sostanze chimiche e strumenti necessari.
L’indagine ha rivelato un “arsenale” sorprendente: una pistola con matricola abrasa, un fucile a canne mozze precedentemente smarrito, un fucile d’assalto risultato rubato, 4 fucili, una balestra, un arco professionale, circa 7.000 € falsi e 4.000 € veri, oltre a oltre 200 munizioni di vario tipo.
I due indagati sono stati immediatamente trasferiti al carcere di Rebibbia, mentre le sostanze stupefacenti, il materiale per il confezionamento, le armi e il denaro falso sono stati sequestrati per ulteriori accertamenti tecnici.
Vicovaro, un paese dalla storia inquieta, soprattutto negli anni ’60 e ’70, quando sparatorie, omicidi e delinquenza diffusa erano all’ordine del giorno. Un territorio sviluppatosi con le ricchezze della costruzione dell’autostrada A24, torna alla ribalta delle cronache per fatti malavitosi.
Questo intervento delle forze dell’ordine testimonia l’importanza della collaborazione tra le istituzioni nel contrasto alle attività criminali. .