Il parco di novemila ettari di verde di Villa Celimontana, una storica villa vicino al Colosseo, che ospita statue e fontane del ‘500, un obelisco e il Ninfeo dell’Uccelliera rischia un grave degrado.
Dal I Municipio la presidente, Sabrina Alfonsi, e l’assessora all’Ambiente, Anna Vincenzoni, chiedono interventi immediati al Campidoglio, responsabile dell’area con il Dipartimento Ambiente e il Servizio Giardini.
«È una vergogna che la Capitale tenga chiusa una villa storica per un problema di pulizia del guano. – dichiara Vincenzoni al dorso romano de ‘’Il Corriere della Sera’’- Non possiamo neanche entrare per vedere cosa è successo e se i prati e il verde saranno invasi il problema è serio».
Necessitano di cura e manutenzione pure i giochi dei bambini (tra l’altro recentemente risistemati). Sul terreno il guano ha creato uno strato di liquame scivoloso e maleodorante, rischioso anche per questioni igienico sanitarie.
Sugli alberi di Villa Celimontana si erano infatti rifugiati gli uccelli migratori sopravvissuti ai botti di Capodanno, in cerca di un rifugio sicuro.
E dalla fine dello scorso gennaio che appare un cartello sul cancello d’entrata in via della Navicella: «Si comunica che Villa Celimontana rimarrà momentaneamente chiusa per la messa in sicurezza di alcune alberature».
‘’La zona è abitata da molte persone anziane – denuncia al ‘’Corriere della Sera’’ Rita Ruzzi del Comitato Progetto Celio – è importante avere un posto dove passeggiare in questi tempi di pandemia».
Le inferriate invece sono ancora serrate con catena e lucchetto e fino ad oggi nessun intervento dipulitura è stato effettuato, nésono partite indicazioni dal Dipartimento Ambiente per allontanare gli storni che hanno provvocato fino a due centimetri di escrementi sui prati e sulle panchine.