Virginia Raggi è stata assolta dall’imputazione di falso in atto pubblico per la nomina del fratello di Raffaele Marra, Renato.
Il falso del quale era accusata Virginia Raggi “non costituisce reato”. E’ quanto ha detto il giudice Roberto Ranazzi durante la lettura della sentenza con cui ha assolto la sindaca.
Raggi è scoppiata in un pianto liberatorio e ha abbracciato tra gli applausi i suoi avvocati. “Questa sentenza spazza via due anni di fango. Andiamo avanti a testa alta per Roma, la mia amata città, e per tutti i cittadini”, ha commentato. Poi ha stretto la mano al giudice e al pm Francesco dall’Olio.
“Ritengo che il giudice abbia valutato in modo positivo il quadro probatorio che abbiamo proposto. La sindaca Virginia Raggi, insomma, non ha mai commesso un falso”. Lo ha afferma l’avvocato Pierfrancesco Bruno, difensore della sindaca, commentando la decisione del giudice monocratico che ha assolto la sua cliente. “Il fatto che è stato posto all’attenzione del giudice è stato evidentemente ritenuto assente di qualsiasi dolo”
La Procura, che aveva chiesto 10 mesi di reclusione, sostiene che nella nomina ha avuto un ruolo il fratello di Renato, Raffaele Marra, all’epoca vice capo di gabinetto e stretto collaboratore di Raggi.
Il deposito delle motivazioni della sentenza è atteso per il 10 febbraio. Lo ha annunciato il giudice monocratico al termine della lettura del dispositivo, precisando che depositerà il provvedimento entro 90 giorni