“Atac resta dei cittadini. I Romani vogliono resti pubblica. Ora impegno e sprint finale per rilanciarla con acquisto 600 nuovi bus, corsie preferenziali, più controlli, riammodernamento metro. Attenzione e rispetto per tutti i votanti.”
Con questo tweet, Virginia Raggi ha accolto trionfale il risultato del referendum di domenica. Un festeggiamento social condito con promesse e annunci, tra cui spicca quella dei nuovi autobus che potrebbero arrivare sulle strade di Roma.
La promessa non è sfuggita al blogger Mercurio Viaggiatore, attento osservatore della mobilità capitolina secondo cui i 600 bus potrebbero rivelarsi un miraggio.
“Chiederei alla sindaca le tempistiche dell’arrivo di questi nuovi autobus, visto che per ora i 600 autobus non sono più di una voce dei bilanci dei prossimi tre anni – spiega Mercurio – già quest’anno si sarebbero dovuti acquisire 320 mezzi con un appalto dal valore di 100 milioni di euro, salvo poi constatare che tale gara è andata deserta per poi ripiegare su un’altra di Consip per aggiudicarsi 227 autobus”.
Il blogger ricorda anche come la giunta Raggi, a due anni dall’insediamento, è stata in grado di mettere in strada a 165 autobus Iveco Urbanway, di cui 150 forniti dalla precedente giunta Marino, e 45 filobus Bredamenarini acquistati per i corridoi della mobilità dell’EUR, un progetto sempre di giunte precedenti.
Un numero di autobus – seicento – ribadito dalla sindaca di Roma anche in occasione della kermesse grillina Italia 5 Stelle e bollato da Mercurio come propaganda. Anche perché, ricorda a Radiocolonna, al momento non sarebbero stati stipulati i contratti di fornitura.