Zingaretti al Governo: “Basta polemiche, siamo alleati”

E sulla manifestazione delle Sardine ieri a Bologna: "Penso che siano un patrimonio di tutti"

Zingaretti
Il presidente della Regione Lazio e segretario del Pd Nicola Zingaretti

Il segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti torna a lanciare un appello all’unità a tutte le forze di maggioranza e ricorda che, dopo il varo della manovra finanziaria, per il governo si apre la fase due, che deve puntare alla crescita e allo sviluppo del Paese. “Non sono io che non amo le polemiche, sono gli italiani che non le amano perché chiedono soluzioni – ha spiegato Zingaretti intervenendo a Rtl 102.5 -. Una cosa è essere alleati, un’altra avversari. Noi siamo alleati“. Per il segretario del Pd, ora il governo “deve insistere sulla crescita, sbloccando i cantieri, soprattutto green, e sugli investimenti che puntano ad una maggiore riduzione delle diseguaglianze in questo Paese. E queste due anime, nuovo sviluppo e redistribuzione della ricchezza prodotta, devono andare insieme”.

Zingaretti si è soffermato anche sulle Sardine, che ieri a Bologna, in vista delle elezioni regionali in Emilia-Romagna, hanno portato in piazza 40mila persone. “E’ un movimento di persone che per fortuna, in una democrazia, si mobilita per difendere valori politico-istituzionali che sente aggrediti da una cultura dell’odio – ha sottolineato -. Penso che siano un patrimonio di tutti. Non è un movimento del Pd – ha precisato il presidente della regione Lazio – ma autonomo, libero, indipendente. La Sardine non avvantaggiano il Pd, ma la democrazia italiana. Non tiriamoli per la giacchetta”.

Il leader democratico ha parlato anche del caso della nave Gregoretti, che vede coinvolto Matteo Salvini, per il quale il Tribunale dei ministri di Catania ha chiesto l’autorizzazione a procedere per il reato di sequestro di persona, dopo aver negato lo scorso mese di luglio lo sbarco di oltre 130 migranti per diversi giorni. Il leader della Lega, ha osservato Zingaretti, sta usando “ancora una volta un tema che riguarda la giustizia per motivi politici e personali. Lo ha fatto per il caso Diciotti, lo ha fatto scappando sul Russiagate, sta costruendo intorno ad una vicenda che dovrebbe essere giudiziaria un battage politico. Quello che facendo Salvini è lo stesso film – ha concluso -, garantista con se stesso, giustizialista quando l’avversario incontra qualche problema con la giustizia”.

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