Un milione di euro nel prossimo bilancio regionale per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata nel 2019. Lo ha annunciato questa mattina il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, durante la presentazione del bando regionale per la ristrutturazione dei beni confiscati alle mafie.
L’incontro – insieme al prefetto Ennio Mario Sodano, direttore dell’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata – si è svolto in un edificio confiscato a Maria Dolores Zangoli, tra le più note narcotrafficanti di Roma, legata alla banda della Magliana e conosciuta anche per l’abitudine di andare in Colombia a trattare direttamente con i narcos.
“Questo villino, che apparteneva a una donna trafficante internazionale di droga – ha detto il governatore – diventerà un centro per donne vittime di violenza o che hanno bisogno di essere tutelate. È un altro bel progetto del Lazio, che vuole dimostrare che la mafia si può sconfiggere, e i beni confiscati possono tornare alle persone. A Ostia aprirà la palestra, anche questa un bene confiscato alle mafie, abbiamo riaperto una ex bisca come centro per la ludopatia. Ma soprattutto parte un bando da 500 mila euro per tutti quei Comuni e quelle associazioni che vogliono prendere in gestione beni confiscati alle mafie. Nel 2019 rifinanzieremo associazioni, Comuni, cittadini, che associandosi vogliono prendere in gestione beni confiscati, perché nessuno lo dimentichi: le mafie – ha concluso Zingaretti – chiudono spazi di libertà e noi li vogliamo riaprire nel Lazio, insieme ai cittadini e ai Comuni che ci mettono l’anima come noi”.
Infine, il prefetto Sodano ha ricordato che con “il decreto sicurezza avremo la possibilità di fare assunzioni, abbiamo bisogno di professionalità e di giovani formati. Potremo assumere circa 70 persone – ha concluso – lo faremo tramite concorso per giovani specializzati nella gestione dei beni confiscati alle mafie attraverso i master delle nostre università”