Dai risultati delle regionali in Abruzzo “arriva una indicazione che la strada è ancora lunga, ovviamente, ma è la strada giusta: cioè radicare socialmente e culturalmente e con una proposta di governo le nostre forze, allargare e costruire un nuovo centrosinistra che con maggiore empatia rispetto al Paese si riproponga come una alternativa”. Lo ha detto Nicola Zingaretti, candidato alle primarie del Pd, aggiungendo che bisogna “continuare nell’impegno ricostruire un nuovo centrosinistra”.
Il governatore del Lazio ha quindi rivolto un appello “a tutti i protagonisti della vicenda della Basilicata e mi permetto di dire: fermatevi e riflettete. Andare con due, forse tre diversi candidati è un errore politico”. Per Zingretti bisognerebbe che tutti “facciano un passo indietro e si lavori innanzitutto con un obiettivo, quello di arrivare a una candidatura unitaria che dia un segnale al nostro popolo e al nostro elettorato per essere credibili. Io rispetto le dinamiche locali, ma è evidente anche dal voto dell’Abruzzo quello che sapevamo prima: divisi non è una soluzione. Anche in Basilicata auspico che ci si possa in queste ore fermare, aprire una riflessione, ripartire per una candidatura che unisca e non frammenti. Si vota per il bene dell’Italia e non per testimoniare una posizione”.
A chi gli chiedeva se qualora fosse eletto segretario sarebbe pronto a una mossa di autorità e autorevolezza per eventualmente risolvere la situazione, Zingaretti ha risposto: “Io ora faccio un appello alla responsabilità delle forze politiche, sociali e culturali del territorio. A tutti dico: pensate al bene comune, trovate una soluzione per una scelta unitaria perché questo penso si aspettino tutti da noi”.
In merito ad alcune dichiarazioni uscite sui giornali del vicepresidente della Regione Massimiliano Smeriglio, Zingaretti ha precisato ha negato che il suo vice “direbbe quello che non posso dire io. Massimiliano – ha spiegato il governatore del Lazio – parla a titolo personale e come è noto da tempo, quando devo dire qualcosa la dico io”.
Ha quindi aggiunto che secondo lui “una delle cose da cambiare nel rapporto con i cittadini è proprio la trasparenza. Io sono io. Siamo tutti impegnati a rifondare questo nostro Pd e un elemento fondamentale di questa rifondazione è pensare un Pd che vada a sposare un progetto politico di allargamento e di inclusione. Questa è l’anima di tutto quello che sto facendo”