Il Festival del videogioco è tornato ‘a rivedere le stelle’ negli Studios di Cinecittà, che produce e promuove l’evento da quattro anni, con il taglio del nastro della presidente Chiara Sbarigia. In via Tuscolana, tra set cinematografici iconici e archivi della settima arte, Giovanna Marinelli, il direttore editoriale della manifestazione, ha guidato il pubblico in un viaggio per esplorare il rapporto uomo-macchina: dalla scienza alla fantascienza, dai cambiamenti climatici alla promozione del patrimonio culturale e ambientale. “Le nuove tecnologie hanno bisogno di appoggiarsi su una direzione umana: il tema dell’umanesimo digitale è stato elaborato attraverso i sottotemi ‘Atomi e Bit’, ‘Reale Virtuale’, ‘Utopie & Distopie’ ” spiega Marinelli.
Il RomeVideoGameLab, certificato nel 20 21da Ecoevents–Legambiente come evento ecosostenibile, muove i suoi passi in un mondo, quello dei videogiochi, che in Italia produce un giro d’affari (dati 2020) di 2 miliardi e 179 milioni di euro, con una crescita del 21,9 % rispetto al 2019. Nel nostro paese ci sono 16,7 milioni di gamer pari al 38% della popolazione italiana compresa tra i 6 e i 64 anni, 56% uomini e 44% donne. A proposito di numeri: durante questa edizione (4-7 novembre) nella sala Fellini sono state messe in gioco 85 postazioni retrogaming e arcade, con un programma di venticinque workshop, quindici talk e lectio magistralis, quindici nuovi applied games, tre esperienze di realtà virtuale e realtà aumentata una gaming zone per giochi di ruolo e da tavolo, mostre ed eventi.
L’amministratore delegato di Cinecittà, Nicola Maccanico, ha commentato: “Questo luogo ha una memoria che parte dal dopoguerra, ma vogliamo che questo marchio sia all’altezza del mercato dell’audiovisivo contemporaneo. Il futuro dei videogiochi è sempre più sovrapposto al mondo dell’audiovisivo. Negli studi oggi si possono fare molte più cose di una volta. Pensiamo alla virtual reality che consente, volendo, di girare un film intero. La realtà virtuale nasce dal mondo dei videogiochi e cose come questa creano un legame industriale reale. Attraverso i videogiochi passano concetti etici e morali che cresceranno nei giovani di domani”.
RomeVideoGameLab, l’appuntamento col mondo degli “applied games”, torna quest’anno in una edizione finalmente riaperta al pubblico (anche se non perderà la possibilità di essere vissuto a distanza sulla piattaforma digitale del festival). In questo 2021 insomma si torna “a riveder le stelle” con quattro giornate fittissime di appuntamenti dedicate ad un pubblico di tutte le età, dalle scuole agli appassionati, dagli specialisti ai cosplayer. Dal 4 al 7 novembre negli Studios di Cinecittà (che ormai da quattro anni produce e promuove l’evento) sulla via Tuscolana decine di incontri, workshop, dibattiti, lectio magistralis, ma anche tantissime postazioni per il retrogaming e 10 arcade (ovvero i giochi che hanno appassionato a casa o nelle arcade i ragazzi negli anni ottanta-novanta), l’occasione di conoscere anche in anteprima nuovi giochi, di incontrare esperti e – per gli imprenditori e le giovani start up del videogame – per avere una visibilità e incontrare possibili buyers nel B2B dedicato.
L’edizione 2021 di RomeVideoGameLab ha come filo conduttore un tema di grande attualità: il rapporto tra umano e digitale, il nesso che lega (e che talvolta rischia di essere smarrito) le attività dell’uomo e quelle delle macchine intelligenti. L’obiettivo di questa ricerca è quello di esplorare l’intreccio tra la scienza, la ricerca e il gaming (come strumento di formazione, educazione, temi seri ma declinati sempre in chiave “ludica”), di conoscere quanto ci riserva il futuro con le sue utopie e anche le sue distonie. Con un occhio speciale ai temi della sostenibilità ambientale che sono elemento distintivo del RomeVideoGameLab quest’anno certificato da Ecoevents–Legambiente come un evento ecosostenibile. Già in passato il festival si era impegnato a riflettere sui cambiamenti cimatici: quest’anno fa un ulteriore passo avanti.
Il mondo dei videogiochi ha in Italia un giro d’affari (dati 2020) di 2 miliardi e 179 milioni di euro con una crescita del 21,9 % rispetto al 2019. Nel nostro paese ci sono 16,7 milioni di gamer pari al 38% della popolazione italiana compresa tra i 6 e i 64 anni, 56% uomini e 44% donne.
Ecco qualche numero dell’edizione 2021 del RomeVideoGameLab: 85 postazioni retrogaming e arcade; 25 Workshop; 15 talk e lectio magistralis; 15 nuovi applied games; 3 esperienze di realtà virtuale e realtà aumentata; 1 gaming zone per giochi di ruolo e da tavolo; libro game; 3 Mostre; 8 eventi. Nel corso del festival verranno anche assegnati i premi BAG, Best Applied Game.