“La fine dei lager nazisti”. Questa la mostra che in occasione dell’ottantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz e più in generale dei campi di concentramento e sterminio, che verrà inaugurata domani 23 gennaio, alle 18.00, dalla Fondazione Museo della Shoah, presso la Casina dei Vallati di Roma. L’esposizione, curata da Marcello Pezzetti, è un viaggio storico ed emotivo dedicato alla liberazione dei campi di concentramento e sterminio nazisti avvenuta tra il 1944 e il 1945. All’inaugurazione, insieme al presidente della Fondazione Mario Venezia, parteciperanno tra gli altri il sindaco Roberto Gualtieri e Hans-Dieter Lucas, ambasciatore di Germania in Italia. Lo stesso giorno sarà svelato il murales “Anti-Semitism, History Repeating” dell’artista Alexsandro Palombo, raffigurante Liliana Segre e Sami Modiano con le divise dei lager, acquisito dalla Fondazione e collocato davanti al Portico d’Ottavia, sotto la targa che ricorda il rastrellamento del 16 ottobre 1943. L’opera, già comparsa a Milano in Piazzale Loreto il 30 settembre 2024, è stato oggetto di due azioni vandaliche. “Questo murales è la nostra risposta: una ferita che si rimargina, un simbolo che torna a vivere più forte di prima, perché la Memoria non può essere imbrattata”, afferma Venezia, presidente della Fondazione Museo della Shoah. L’opera sarà visibile all’aperto fino al 2 febbraio e successivamente troverà collocazione permanente nella Casina dei Vallati, cuore delle attività della Fondazione.
Il percorso della Memoria, proseguirà nelle prossime giornate. All’inaugurazioni delle mostre della Fondazione del Museo della Shoah, seguiranno, il 24 gennaio alle ore 11.00 – presso il Teatro Argentina di Roma – l’incontro degli studenti delle scuole medie e superiori con Sami Modiano, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, organizzato in occasione dell’uscita del libro “Così siamo diventati fratelli” (di Sami Modiano, con Marco Caviglia, edito da Mondadori). E dal 26 al 28 gennaio invece si svolgerà il viaggio della Memoria, organizzato da Roma Capitale e Città Metropolitana per gli studenti, con il supporto della Fondazione, per visitare i luoghi simbolo della deportazione, con l’obiettivo di mantenere vivo il ricordo e promuovere la consapevolezza storica.