In uno dei teatri più attivi nel panorama artistico cittadino, è andato in scena lo spettacolo “Pasolini a corpo nudo”, tratto dal libro “Caro Pier Paolo” di Dacia Maraini, che ha prestato la sua voce per l’occasione. Lo spettacolo vede protagonista la danzatrice e coreografa Mariana, con la regia e coreografie di Emiliano Pellisari. Il risultato è uno splendido connubio fra cultura e sport, come nelle ‘’corde’’ dell’associazione Acsi, per lo sport e la cultura, che nelle date in programma ha colpito moltissimo gli spettatori e la critica.
Ai microfoni di Radiocolonna.it interviene la protagonista sul palco, Mariana, che racconta come lo spettacolo sia nato da un’idea di Emiliano Pellisari con la collaborazione di Dacia Maraini, e ispirandosi proprio al suo libro. “Un Pasolini nella sua intimità e nei suoi grandi drammi – rileva – ma anche la sua alta poesia che ha dato alla nostra cultura italiana, e gran parte della sua biblioteca musicale, che ha conservato per anni per tutti i suoi film, è stata utilizzata per lo spettacolo”. Rispetto al rapporto tra Pasolini e la periferia l’artista romana osserva di tenere a portare la bellezza e l’intensità della cultura pasoliniana all’interno di quartieri che sembrano un po’ abbandonati, ma in realtà sono quelli che hanno più fame di sapere e di conoscenza oltre che di bellezza.
A seguire ai microfoni di Radiocolonna.it interviene Pellisari che spiega l’idea di fondo di Pasolini a corpo nudo. “Nasce un po’ per caso – afferma – perché dopo aver invitato Dacia Maraini al nostro spettacolo, e dopo che quest’ultimo l’ha molto colpita, abbiamo deciso di chiederle di poter utilizzare il suo ultimo libro, ‘’Caro Pier Paolo’’, per fare lo spettacolo e così sono state scelte delle frasi molto belle e su queste frasi io e Mariana abbiamo costruito il tutto”. Sul titolo dello spettacolo, il regista precisa come derivi dal concetto di identità di genere, sul quale Pasolini è stato un precursore. ‘’Questo spettacolo – aggiunge – vuole approfondire proprio questo tema attraverso le parole di Dacia Maraini.
Infine Pellisari conclude con un pensiero verso l’ACSI. “Un caro amico – ricorda – mi ha proposto di iscrivermi a questa splendida associazione, nata decine di anni fa, che unisce sport e cultura, quindi può offrire alla danza ed al teatro un aspetto diverso, non solo intellettuale, ma anche fisico e sportivo che possa toccare i cuori e le menti dei giovani. E ciò è il bello dell’ACSI”.