Addio a Gino Santercole, nipote di Adriano Celentano

Scrisse canzoni come "Una carezza in un pugno", "Svalutation", "Straordinariamente", "Un bimbo sul leone". 

E’ morto a Roma all’età di 78 anni Gino Santercole, cantautore e nipote di Adriano Celentano.

Nato a Milano nel 1940 da Rosa, sorella di Celentano, crebbe nella celebre via Gluck. Assieme ad artisti Don Backy, Pilade e Gianco affiancò lo zio nella nascita del Clan Celentano. Scrisse canzoni come “Una carezza in un pugno”, “Svalutation”, “Straordinariamente”, “Un bimbo sul leone”.

Oltre alla musica è nel cinema in cui Santercole ha espresso le sue qualità artistiche. Da attore è stato diretto da registi come Pietro Germi, Dino Risi, Giuliano Montaldo, Luigi Comencini, Luciano Salce, Mario Monicelli.

Dopo un periodo di lontananza, nel 1999 torna in tv proprio invitato dallo ‘zio’ Celentano ad una puntata del suo programma televisivo ‘Francamente me ne infischio’. Nel settembre 2008 è ospite al Festival di Venezia con Adriano Celentano per la nuova uscita di Yuppi Du (della cui colonna sonora era coautore). Ma la sua carriere di cantautore non si è mai fermata: nel 2010 e nel 2014 aveva pubblicato due nuovi album, intitolati rispettivamente ‘Nessuno è solo’ e ‘Voglio essere me’.

A darne notizia, su Facebook, il cugino giornalista Bruno Perini: “Stanotte è morto mio cugino Gino Santercole. Un grande artista, un grande cuginetto come mi chiamava lui”, ha scritto Perini.

Santercole sposò Anna Moroni, sorella di Claudia Mori, moglie di Celentano, diventando quindi il cognato di suo zio. Da Anna ebbe due figli.

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