Parte l’iniziativa il biglietto sospeso, all’insegna della tradizione napoletana di lasciare un caffe’ pagato per chi non puo’ permetterselo, per riservare agli ‘invisibili’ di Roma Corviale, Napoli Rione Sania’ e Milano Tunnel Sammartini, l’ingresso in sala per il film L’ora del crepuscolo’. Tratto dall’omonimo romanzo di Carter Sickels, selezionato in concorso ai piu’ importanti festival internazionali (Sundance, Torino International Film Festival, Rotterdam International Film festival), L’ora del crepuscolo’ diretto da Braden King, con Philip Ettinger, Stacy Martin, Cosmo Jarvis e Lili Taylor sara’ proiettato contemporaneamente il 6 gennaio alle 16 nei tre quartieri difficili .
Il biglietto sospeso al costo simbolico di 5 euro e’ in vendita online e in cassa nelle sale cinema d’Italia (https://invisiblecarpet.it/biglietto-sospeso/ ) grazie alla partnership con UECI – Unione Esercenti Cinematografici italiani, Fondazione Progetto Arca onlus, Associazione Nazionale italiana Cantanti onlus, SNGCI-Nastri d’Argento, CalcioSociale, Reel One, Nuovo Teatro Sanita’,
Intergruppo parlamentare Cinema e Arti dello Spettacolo/Giornata Mondiale del Cinema italiano, Consiglio regionale del Lazio. Invisible Carpet, societa’ di distribuzione cinematografica e audiovisiva, nata grazie alle agevolazioni del programma “Cultura Crea” di Invitalia, continua cosi’ la sua mission di portare il cinema agli invisibili, in anteprima e nei loro luoghi, con la premie’re inclusiva del film L’ora del crepuscolo’ sara’ riservata ai giovani e meno giovani invisibili dei quartieri difficili di tre citta’ italiane – Roma, Napoli e Milano – allestendo vere e proprie sale cinema nei luoghi dove andare al cinema o in altro luogo di socialita’ e’ piu’ difficile di quanto si possa immaginare. C’e’ chi li chiama ghetti, chi semplicemente periferie, ma spesso si trovano al centro delle citta’.
Sono quartieri da cui si ci si tiene alla larga, difficili perfino da attraversare, figurarsi da vivere. Eppure nei quartieri difficili vivono moltissime famiglie composte da bambini, anziani e giovani, i principali a vivere il disagio dell’emarginazione sociale. Per questa anteprima e’ stato scelto un film in cui il pubblico di invisibili possa identificarsi entrando in empatia con la storia narrata, racconta la storia dell’infermiere Cole Freeman (Philip Ettinger) che vive nel precario equilibrio di una cittadina mineraria in declino degli Appalachi, occupandosi dei vecchi e degli infermi della comunita’ mentre vende i loro antidolorifici in eccesso ai tossicodipendenti locali per sbarcare il lunario. Ma quando il suo vecchio amico Terry Rose (Cosmo Jarvis, Lady Macbeth) torna con piani pericolosi che minacciano il fragile equilibrio che Cole ha creato, il suo mondo e la sua identita’ vengono gettati nel caos.
La vita di Cole e’ ulteriormente complicata dall’improvviso ritorno a casa di sua madre, Ruby (Lili Taylor, The Conjuring), e dai suoi mutevoli rapporti con due donne locali, Charlotte (Stacy Martin, Nymphomaniac I e II, Taj Mahal, Vox Lux) e Lacy (Kerry Bishe’, Halt and Catch Fire). Di fronte a una serie di scelte impossibili e a una crescente pressione da tutte le parti, Cole decide di agire per salvare il tessuto affiatato di famiglia, amicizia, terra e storia che lega tutto – e tutti – e che egli ama. Secondo lungometraggio del regista Braden King, presenta un ritratto empatico di un paesaggio rurale americano in transizione e di coloro che combattono per sopravvivere al suo interno. Il 6 gennaio il film sara’ proiettato contemporaneamente alle ore 16.00: nell’incredibile chiesa trasformata in teatro dalla genialita’ di don Antonio Loffredo, parroco del Rione Sanita’ Nuovo Teatro Sanita’ – Piazzetta San Vincenzo, 1, Napoli; nella palestra del centro sportivo CalcioSociale, miracolo e oasi al serpentone di Corviale, ad opera dell’imprenditore sociale Massimo Vallati, in Via Poggio Verde 455, Roma; nel Tunnel Sammartini riqualificato grazie all’instancabile lavoro della Fondazione Progetto Arca Onlus, proprio sotto la stazione Centrale, in Via Sammartini 106, Milano.