Lo spazio all’aperto del Mattatoio si è trasformato questa estate in una grande area di eventi, confermando la sua vocazione di luogo di incontro dedicato al confronto multidisciplinare tra le arti.
Il filo conduttore scelto per animare l’area (di grande fascino) è la materia ambigua delle relazioni fra umano e animale con una serie di ‘apparizioni’, al centro della rassegna ‘Re-Creatures’, inaugurata lo scorso 24 giugno, che sta disegnando giorno dopo giorno nuovi scenari e habitat con un programma di performance, spettacoli, concerti e incontri (fino al 6 agosto), e quattro video-installazioni aperte al pubblico.
All’esterno della Pelanda, la curatrice Ilaria Mancia si è ispirata ad un visionario ritorno degli animali al Mattatoio, “un riscatto immaginario, un’occupazione crepuscolare e fantastica, in cui le creature animali – addomesticate, selvatiche o chimeriche – evocano, attraverso il processo artistico e l’intensità del momento performativo, un’alterità necessaria per ripensare il rapporto con la natura”.
Tanti i protagonisti (critici, registi, antropologi, coreografi, performer, attivisti, ricercatori) della manifestazione, costruita con un profilo internazionale, gli artisti Antonia Baehr, Alexia Sarantopoulou, Stefan Kaegi (Rimini Protokoll) con ShanjuLab, Marco Torrice, Simone Aughterlony, Giulia Crispiani e Golrokh Nafisi, Agrupación Señor Serrano, Nada, Raia | Fiorito, Lorenzo Senni, Jenna Sutela, Parer Studio, Matteo Meschiari, Emanuele Coccia, Giovanni Attili,
Pierre Huyghe, Revital Cohen e Tuur Van Balen, Valentina Furian, Tim Etchells. (info: www.mattaoioroma.it)