Un progetto di ricerca che diventa una performance artistica. Un’iniziativa che unisce tre linguaggi universali come arte, scienza e meditazione, e getta un ponte tra antiche pratiche millenarie e le più avanzate scoperte delle neuroscienze.
È il progetto LA MENTE MEDITANTE. Art, Science, and an Enlightened Mind, sperimentale e all’avanguardia, al MAXXI a Roma dal 20 al 24 settembre 2022, che nasce dall’inedita cordata tra MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo guidato da Giovanna Melandri; Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), con il professor Giacomo Rizzolatti, scopritore dei neuroni specchio, e il suo team di ricercatori; Daniel Lumera, biologo naturalista, autore di best seller e riferimento internazionale nelle scienze del benessere e nella pratica della meditazione. In collaborazione con Henesis Srl e con il sostegno di Solgar Italia Multinutrient S.p.A. LA MENTE MEDITANTE, evento unico nel panorama europeo, celebra dunque l’unione tra arte, scienza e meditazione, rendendo visibili processi neurali solitamente invisibili all’occhio umano.
Grazie alla scienza e alle più avanzate tecnologie, infatti, le attività neurali di un cervello meditante e gli aspetti neurofisiologici su cui la meditazione impatta si svelano, visualizzati in tempo reale su un grande schermo sottoforma di colori, divenendo essi stessi opera d’arte. Nel contempo, vedere che cosa succede al cervello durante la meditazione contribuisce a studiarne l’efficacia per il benessere fisico e mentale. Spiega il professor Giacomo Rizzolatti: “L’integrazione tra discipline diverse all’interno di MAXXI è elemento essenziale per studiare come il cervello reagisce all’opera d’arte e allo spazio architettonico circostante, ma in un ambiente ecologico.
Per questa ragione, la collaborazione con MAXXI rappresenta per noi un’opportunità eccezionale per valutare i processi neurali alla base della nostra capacità di vivere e abitare lo spazio.
Dall’incontro con Daniel Lumera è nata anche l’idea di approcciare il processo meditativo con metodo scientifico pubblico, cioè di rendere visibile l’attività neurale non solo al soggetto meditante stesso, ma anche allo spettatore, nell’ambiziosa idea di creare una consapevolezza nel visitatore delle dinamiche cerebrali in corso durante la meditazione”