Al teatro di Ostia torna “il Mito e il Sogno”

La rassegna di teatro, danza e musica fra tradizione e innovazione è alla sua seconda edizione

Fino al 30 luglio torna il grande spettacolo al Teatro Romano di Ostia antica con la seconda edizione della rassegna “Il Mito e il Sogno”: teatro, danza e musica fra tradizione e innovazione.

Il 21 luglio di scena “ATOM HEART MOTHER”, il capolavoro dei Pink Floyd uscito nel 1970. Protagonisti della serata i PINK FLOYD LEGEND che, dopo un primo set in cui suoneranno (nella loro classica formazione) alcuni tra i più grandi successi del gruppo britannico, riproporranno l’esecuzione integrale della celebre suite accompagnati da un ensemble vocale composto da più di cento elementi provenienti dal Coro Arkè, dal Coro della Basilica di S. Agnese fuori le mura e dal Coro Polifonico Città di Anzio oltre a una sezione orchestrale composta dagli Ottonidautore e dal Quartetto d’archi Sharareh (quest’ultimo tutto al femminile) tutti diretti dal Maestro Giovanni Cernicchiaro. La realizzazione di Atom Heart Mother dal vivo è una produzione unica e speciale: i Pink Floyd Legend, infatti, sono l’unico gruppo che dal 2012 porta in scena la lunga suite nella versione integrale, accompagnati, come nell’originale, da Coro e Orchestra.

Il 22 luglio la grande danza sarà la protagonista assoluta della serata grazie alla stella internazionale, étoile dell’Opéra di Parigi, ELEONORA ABBAGNATO nel balletto in due atti di Amedeo Amodio “CARMEN”.

​​Dopo il grande successo ottenuto nei maggiori festival e teatri Italiani, torna in scena la bella e ammaliante sigaraia di Merimée in un condensato di intrecci d’amore tra Carmen, Don José, Micaela ed Escamillo sviluppato con l’espediente scenico del ‘teatro nel teatro’ sulle celeberrime note dell’opera di Bizet.

​ ​Eleonora Abbagnato è Carmen, poesia, incantesimo, “formula magica”, nella versione coreografica di Amedeo Amodio con le scene e i costumi di Luisa Spinatelli. Un ruolo, quello della sigaraia gitana, congeniale alla biondissima palermitana che proprio interpretando Carmen all’Opéra de Paris nell’omonimo balletto di Roland Petit raggiunse il rango più alto e ambito della gerarchia di una ballerina: quello di étoile.

Professore di matematica uno, architetto l’altro, rigorosamente made in France, gli AIR, aka “Amour, Imagination, Rêve” – Amore, Immaginazione, Sogno – saliranno sul palcoscenico di Ostia antica il 24 luglio, per questa data estiva formidabile. Tra i principali interpreti della rinascita della musica moderna francese, gli AIR arrivano ad esser considerati tra i maggiori esponenti della cosiddetta “french touch”, contaminando l’elettronica con influenze musicali del rock psichedelico e inflessioni jazz. Dal 1995, Nicholas Godin e Jean-Benoît Dunckel, hanno deciso di unire le rispettive ambizioni musicali e artistiche riuscendo a creare insieme un sound del tutto originale: un’elettronica elegante e delicata che tende verso un pop sofisticato, nel quale confluiscono i riferimenti artistici di entrambi.

Il 26 luglio, l’opera incontra il pop: le quattro affascinanti voci di INCANTO QUARTET, ovvero Rossella Ruini, Laura Celletti, Francesca Romana Tiddi e Claudia Coticelli quattro soprani di formazione classica ed evoluzione pop-crossover (più volte al fianco di Andrea Bocelli) innamorate della bella musica tout court, si esibiranno in un concerto che racchiude le più belle melodie di tutti i tempi, accuratamente selezionate e riarmonizzate, in un incontro tra suggestive sonorità pop e grandi classici. Ad accompagnarle, il VENERE Ensemble con un quintetto formato da Claudia Agostini al pianoforte, Zita Mucsi al violino, Marta Cosaro alla viola, Rossella Zampiron al violoncello ed Emanuele Montaldo al contrabbasso

Il 27 luglio ancora un grande ensemble sul palcoscenico dell’area archeologica: l’unione di coro, pianoforti e percussioni e giochi di fuoco, oltre cento persone tra cantanti, musicisti, solisti per portare in scena l’opera monumentale e di grande suggestione di Carl Orff “CARMINA BURANA – Cantiones Profanae”. Con la direzione artistica di Tina Belli e la direzione musicale di Giovanni Cernicchiaro ad esibirsi, insieme al grande coro, saranno Paola Selci e Massimo Salvatore ai pianoforti, Andrea Montori, Giuseppe Salvagni, Daniele Sanna, Pierluigi Zago alle percussioni con il soprano Keiko Morikawa, il tenore Antonello Dorigo e il baritono Massimo di Stefano. Il concerto sarà illuminato dalle “Alchimie di fuoco” di Lucie Igniferi.

Il 28 luglio, sarà l’occasione per riascoltare dopo quattro anni dall’ultimo concerto a Roma, il PAOLO FRESU QUINTET.

​Il quintetto più longevo del jazz italiano, frutto dell’incontro nel 1984 tra il trombettista sardo, allora ventitreenne, con il pianista Roberto Cipelli ha già compiuto trent’anni – fatto più che eccezionale nell’ambiente del jazz mondiale – e prosegue il suo cammino in modo costante, sempre rinnovato, nell’alchimia di cinque personalità che non vedono esaurirsi gli stimoli reciproci. Nella musica del quintetto, che vede protagonisti anche Tino Tracanna ai sax, Attilio Zanchi al contrabbasso ed Ettore Fioravanti alla batteria, il jazz moderno si mescola alla varietà melodica e cromatica del Mediterraneo.

Spazio anche alla grande musica italiana, il 29 luglio, con MARCO MASINI e il suo “SPOSTATO DI UN SECONDO” tour. Il cantautore fiorentino, accompagnato dalla sua band composta da Massimiliano Agati alla batteria, Cesare Chiodo al basso, Antonio Iammarino alle tastiere, Alessandro Magnalasche e Stefano Cerisoli alle chitarre, proporrà le canzoni del nuovo album “Spostato di un secondo”, prodotto da Diego Calvetti, ma anche i vecchi successi, talvolta riadattati alle nuove sonorità electro pop: un Marco Masini moderno, tra brani energici e ballad incalzanti, che valorizzano l’inconfondibile timbro vocale, e scenografie a led create ad hoc.

La chiusura della rassegna, il 30 luglio, è affidata a MONI OVADIA, autore e attore particolarmente attento ai miti e alle culture che nei secoli hanno attraversato il Mediterraneo, che presenta un nuovo spettacolo “La cantata della grecità. L’età dei miti senza età”,costruito intrecciando l’occhio contemporaneo del grande poeta greco Iannis Ritsos e le sue riletture degli antichi e i testi classici scelti dallo storico e grecista Luciano Canfora. Lo spettacolo si avvale di testi tratti ed elaborati da “Quarta Dimensione ” di Iannis Ritsos e da Aristofane, Eschilo, Euripide, Omero, per arrivare a Dante e a Carducci, curati da Moni Ovadia e Luciano Canfora. Sul palco, insieme all’attore, ad eseguire musica dal vivo ci saranno Stefano Albarello (qanun), Dimitris Kotsiouros (bouzouki e baglamas), Paolo Rocca (clarinetto, clarinetto basso). Lo spettacolo sarà preceduto da un “Racconto dei luoghi”, ovvero da una breve narrazione della storia del Teatro Romano di Ostia Antica. Il progetto infatti vuole contribuire alla valorizzazione dei luoghi non solo con lo spettacolo ma anche favorendo la loro conoscenza storica e artistica.

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