Al via alla Nuvola “Più libri più liberi”: l’edizione di quest’anno è dedicata a Giulia Cecchettin

Il ministro Giuli ha ricordato i fondi messi a disposizione per le biblioteche

Tra libri e stand, al via la XXIII edizione della fiera nazionale della piccola e media editoria “Più libri più liberi”, alla Roma convention center “La Nuvola”. All’inaugurazione, nello spazio Rai, sono intervenuti, tra gli altri, il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e l’assessore alla Cultura del Lazio Simona Baldassarre. Quest’anno la manifestazione è stata dedicata a Giulia Cecchettin.

Una delle problematiche individuate riguardo le minori abitudini fra i giovani nella lettura, è emersa la disparità sociale, ma anche un insufficiente sostegno alle politiche culturali. Il ministro Giuli ha ricordato i fondi messi a disposizione per le biblioteche: “Come ministero stiamo per intervenire con il decreto Cultura e 30 milioni di euro per finanziare le biblioteche – ha spiegato Giuli -. Crediamo che il piano Olivetti debba essere riempito per ridare voce di spesa e capacità di lettura anche a chi è più svantaggiato”. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha confermato questa necessità.

“Ben venga il progetto del ministro Giuli – ha sottolineato Rocca – per creare luoghi di aggregazione giovanili attraverso i libri. Anche come Regione, a novembre abbiamo stanziato una somma significativa per il progetto ‘Cuori narranti’, per fare in modo che sia sostenuta la loro volontà di coloro che vogliono raccontarsi al mondo”, ha concluso. “Non posso non sottolineare il senso di gioia che si prova nell’arrivare oggi a La nuvola – ha aggiunto Rocca – vedendo così tanti giovani”.

Infatti, già dalle prime ore dall’apertura della fiera, migliaia di studenti e scolaresche hanno organizzato la loro visita a Più libri più libera. “Ma allo stesso tempo – ha osservato Rocca – non posso sottovalutare il numero di giovani che non si approcciano più alla lettura per conoscere altro da sé, mentre oggi la misura del mondo è data dalla violenza”, ha concluso.

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