Al via ‘Terre in azione’, tutte le danze popolari

Ad Anagni dal 1° agosto il festival di tarantelle mediterranee

photo credit: Terre in azione

La musica popolare dai primi anni del 2000 a oggi è balzata al centro degli eventi estivi coinvolgendo i grandi nomi del rock e del pop mondiale. Ma non è stata “raccontata” tutta, se la più fortunata è stata la taranta, sono tante altre le danze, accompagnate da suoni e ritmi dei nostri antenati, che vanno ancora ri-scoperte.

La Tarantella Garganica, la Pizzica Bassa Murgia e Alto Salento, il saltarello di Amatrice, la Ballarella Ciociara: sono solo alcune delle tarantelle meno conosciute dello stivale, quelle non ancora cavalcate e trasformate in “pop contemporaneo” nell’ultimo decennio, protagoniste di una 4 giorni no-stop che si prepara a invadere la nota città dei Papi, Anagni, in provincia di Frosinone con Terre in azione, dal 1 al 4 agosto.

Quella che nei secoli passati è stata meta e punto di riferimento per scambi commerciali, sociali e culturali, per quattro giorni torna a farsi agorà di popoli e culture, divenendo teatro di un vero e proprio viaggio nel Mediterraneo, tra suoni, echi, perfomance e danze, teatro, ma anche enogastronomia e artigianato, nel segno della condivisione e contaminazione. Una cornice medievale, scenografia naturale di terre in azione, terre che cantano e si raccontano, terre che ballano e che s’incontrano.

Le nostre terre di oggi e di ieri, ma anche le terre lontane da noi, e quelle vicine, nonostante le lontananze. Sono suoi migranti, suoni condivisi, suoni e ritmi che battono ancestrali nella nostre radici e che proprio delle nostre radici vogliono raccontare l’anima, le varie anime, in un incontro inconsueto con musici e musiche del Mediterraneo tutto, con un evento centrale il concerto di musica popolare nato ad hoc per il festival, Piazza Mediterraneo. La Ciociaria che fa da palcoscenico a musicisti e cantanti provenienti dai quattro angoli del mediterraneo, una vera e propria orchestra popolare multietnica che nasce da un’idea dell’associazione di promozione sociale Cotula, con il coordinamento del direttore artistico musicale e musicista Giuliano Gabriele.

Un’orchestra unica, formata da musicisti del territorio e da altre eccellenze del meridione che si confronteranno sul palcoscenico con musicisti e cantanti delle varie etnie mediterranee che vivono principalmente in Italia. Un modo per condividere, mescolare, integrare e imparare a conoscere meglio la grande ricchezza della diversità attraverso l’arte della musica. Lo spettacolo porterà al centro dell’attenzione i linguaggi e le particolarità dei dialetti del meridione d’Italia, toccando repertori tradizionali e d’autore, mentre gli ospiti stranieri canteranno i propri repertori intrecciandone continuamente la forma con quelli meridionali: un cantante africano che interpreta canzoni popolari italiane e artisti italiani che suonano su appassionati ritmi mediterranei, il tutto impreziosito dalle coreografie appositamente create da Samanta Chiavarelli e da interventi poetici.

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