Alla galleria Vittoria il “realismo esistenziale” di Guglielmo Mattei

Inaugurazione il 16 marzo alle ore 18 con la mostra Fragmenta

 

Prossimo appuntamento alla galleria Vittoria il 16 marzo con la mostra Fragmenta di Guglielmo Mattei. La mostra a cura di Tiziana Todi, con testo di Clara Rech, inaugura alle ore 18.

Guglielmo Mattei inizia il percorso della sua mostra personale con una Roma deserta, silenziosa che definisce “Paesaggi dalla fine del mondo”. Le sue opere – si legga in una nota – sono percorsi immersivi che si frequentano quotidianamente e che si percepiscono in maniera familiare. Con pitture classiche Guglielmo Mattei si apre a un dialogo sperimentale raccontando una Roma stratificata da secoli di storia con un linguaggio formale e contemporaneo al tempo stesso, fatto di carte sovrapposte e pitture, creando un dialogo tra materia e colore.

Scrive Clara Rech dell’arista: “La realtà che cattura l’interesse di Mattei è quella frequentata dall’artista: Roma, i luoghi dove si svolge la sua vita, i luoghi del lavoro. Ciò significa che è importante che l’oggetto dell’arte sia qualcosa per cui l’autore ha inter-esse. Il legame affettivo è fondamentale affinché la veduta si trasformi in visione e si squarci il velo di Maya che cela la verità oltre la realtà. Anche in questo senso, attore della percezione e cosa percepita sono interdipendenti. Non è un realismo tout-court, per il quale ogni oggetto su cui cada l’occhio dell’artista è degno di essere raffigurato. È un ‘realismo esistenziale’, in cui al frammento di realtà si lega indissolubilmente il sentimento che ne scaturisce. L’uomo e la natura appaiono così connaturati.”

 

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