All’Auditorium torna la magia del Flamenco

Dall’8 al 16 gennaio la danza spagnola e la sua massima espressione, il Flamenco, sono le protagoniste del nuovo festival prodotto dalla Fondazione Musica per Roma

La danza spagnola e la sua massima espressione, il Flamenco, sono le protagoniste del nuovo festival prodotto dalla Fondazione Musica per Roma con la direzione artistica di Roger Salas e la consulenza di David Lopez, realizzato con il sostegno del Ministerio Educaciòn, Cultura y Deporte de España – Instituto Nacional de las Artes Escénicas y la Música (INAEM) e la collaborazione dell’Ambasciata di Spagna e dell’Istituto Cervantes.

Dall’8 fino al 16 gennaio l’Auditorium Parco della Musica ospiterà alcuni dei nuovi eredi della grande tradizione flamenca che si esibiranno in cinque date uniche in prima assoluta nazionale, occasione per gli amanti della danza contemporanea e della musica spagnola per seguire gli sviluppi contemporanei di questa antica forma d’arte coreutica. I danzatori e coreografi Patricia Guerrero, Rafael Campallo Manuel Liñán, la compagnia Nova Galega de Danza e il pianista Alfonso Aroca sono i protagonisti di questa prima edizione che si presenta poliedrica e sperimentale, e che punta ad offrire al pubblico romano una nuova esperienza estetica e formale.

La mostra “De pies y manos” sarà allestita dal 18 dicembre e per tutto il periodo del Festival nel Foyer Petrassi e sarà l’occasione per i visitatori di assumere il punto di vista del fotografo Jesús Castañar, che riesce con i scuoi scatti a restituire alla danza spagnola la sua identità estetica concreta.

“L’appuntamento con il Festival di danza spagnola e flamenca – dichiara in una nota Roger Salas direttore artistico del Festival – ha lo scopo di rinnovare l’evento proponendo al pubblico romano un programma sorprendente e sintetico, ancorato all’attualità, che riunisce gli spettacoli di una potente generazione di coreografi, musicisti e artisti che hanno già dimostrato di possedere una voce personale, uno stile distintivo e personalità ben identificabili, e godono per questo di una fama meritata. Le definizioni generiche di danza spagnola e flamenco raggruppano molteplici forme di canto e ballo che oggi vengono sperimentalmente combinate con il teatro d’avanguardia per dar vita a una delle espressioni artistiche più dinamiche del XXI secolo. Ad animare il programma del festival è proprio questa filosofia creativa.

La danza spagnola e il balletto flamenco stanno cambiando e attraversano un momento cruciale di sviluppo estetico e formale. Oltre a prodotti di impronta tradizionale, sia nell’ambito della musica che del ballo, il nostro festival propone eventi decisamente all’avanguardia, ma dalle radici sempre ben connesse alla vera cultura della danza. Giungeranno a Roma ballerini e coreografi provenienti da ogni angolo della penisola iberica. Galiziani, andalusi, catalani, madrileni… offriranno la visione d’insieme di un panorama vasto e articolato, ricco di qualità e maestria. Il programma che ho concepito in collaborazione con David López guarda con attenzione al tentativo di innovare il grande patrimonio storico in cui brillavano Pilar López, Mariemma, il grande Antonio Ruiz Soler, Manuela Vargas e Antonio Gades, tutte figure amate e applaudite dal pubblico italiano”.

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