Ambiente/archeologia: nasce un unico Parco dai Castelli Romani all’Appia Antica 

La Regione approva il testo che da continuità ai due territori protetti attraverso un corridoio verde. Si realizza il sogno del grande Cederna

photo credit: Marta Bonafoni

Il consiglio regionale del Lazio ha approvato la proposta firmata dai consiglieri Marco Cacciatore di Europa verde e Marta Bonafoni, di Lista civica per Zingaretti, che allarga il parco dei Castelli Romani fino a congiungerlo con quello dell’Appia Antica. Lo riporta ‘’La Repubblica’’.

A garantire la continuità dei territori protetti sono 780 ettari divisi tra i comuni di Marino e Ciampino che comprendono l’area archeologica di Bovillae e la cosiddetta Tenuta Mura dei Francesi. Il risultato sono oltre 20mila ettari di parco, mettendo insieme i 15.000 ettari dei Castelli Romani, i 4.500 del l’Appia Antica e la new entry dei 780 ettari che si vanno ad aggiungere all’area dei Castelli Romani.

I volontari delle sezioni di Marino e di Ciampino di Italia Nostra, eredi del grande ambientalista Antonio Cederna, esultano: è da loro che è arrivata la richiesta pressante di salvare dal cemento e dalla speculazione questi territori.

“Si è continuato colpevolmente a costruire su aree di immenso valore paesaggistico ed archeologico, già sottoposte a numerosi vincoli”, racconta a ‘La Repubblica’ l’architetto Rodolfo Corrias, presidente della sezione di Ciampino. Nel comune di Ciampino ricade la Tenuta Mura dei Francesi, sotto la quale è stata rinvenuta la Villa del generale romano Marco Messalla Corvino, coevo dell’imperatore Augusto, amico di Orazio e di Ovidio. Così amico che nella piscina della sua villa vennero ritrovate le statue ispirate al mito di Niobe, raccontato nelle Metamorfosi di Ovidio.

E insieme alla rovine della vilìa, ora di nuovo interrata per garantirne la conservazione in vista di tempi migliori, la tenuta ospita due casali seicenteschi, con un portale, in parte crollato, opera di Girolamo Rainaldi. “Il valore complessivo dell’area – riprende Corrías – è il paesaggio, un mix di beni architettonici e archeologici, vigneti e uliveti a perdita d’occhio, con vista aperta sui Castelli Romani. Il tesoro del comune di Marino è l’antica città di Bovillae, fondata dai coloni provenienti da Alba Longa, secondo la leggenda città di Ascanio, figlio del progenitore Enea. Da Bovillae veniva fatta discendere la gens Julia, quella di Giulio Cesare e Ottaviano Augusto.

“Questo emendamento – dice il consigliere regionale Cacciatore – è il risultato di una lunga battaglia portata avanti negli anni dagli ecologisti, che non hanno mai smesso di credere nel sogno di Cedema. A dimostrarlo gli atti di tanti rappresentanti delle istituzioni, come Angelo Bonelli e Filiberto Zaratti, che si sono sempre mossi nella direzione dell’ampliamento del parco Appia Antica”. “Ora bisogna aggiungere un ultimo tassello che da Caracalla arriva a piazza Venezia, passando per i Fori e il Colosseo”, aggiunge Bonafoni.

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